Roma, sequestrati 26 chili di alimenti privi di tracciabilità conservati tra escrementi di topo

12 ottobre 2021 | 13:00
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Roma, sequestrati 26 chili di alimenti privi di tracciabilità conservati tra escrementi di topo
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Roma, sequestrati 26 chili di alimenti privi di tracciabilità conservati tra escrementi di topo
Roma, sequestrati 26 chili di alimenti privi di tracciabilità conservati tra escrementi di topo

E’ in corso un procedimento amministrativo per la chiusura dell’attività commerciale

Roma – Posti di controllo, servizi di polizia giudiziaria, controlli amministrativi nelle attività commerciali. E’ incessante l’impegno sul territorio degli agenti del VI Distretto Casilino, diretto da Isea Ambroselli, in collaborazione con 1 Unità Cinofila, 4 equipaggi di Polizia Roma Capitale e 2 Ispettori della SIAN della Asl Roma- 2.

Due gli esercizi commerciali controllati, uno in via Rocca Cencia dove è stata elevata una sanzione amministrativa di 403,00 euro e uno in via Nusco, per il quale, oltre alle sanzioni amministrative di 4mila euro per mancata esposizione dell’orario di apertura e chiusura, è in corso un procedimento amministrativo per la chiusura dell’attività stessa alla luce delle gravi carenze igienico sanitarie riscontrate, come escrementi di topo nel magazzino. Al termine delle ispezioni sono stati sequestrati 26,100 chili di prodotti alimentari privi di tracciabilità.

Per le contestazioni al Codice della Strada, il Reparto Prevenzione Crimine Lazio ha, invece, elevato multe per 7mila e 200 euro ed effettuato un sequestro ed un fermo amministrativo ad un veicolo per guida senza patente, mancanza di copertura assicurativa, reiterata omessa revisione,

L’attività posta in essere ha infine permesso di trarre in arresto 2 persone, di cui una, un minore, è stata associata presso il centro di prima accoglienza di Virginia Agnelli. Sequestrati 18 grammi di sostanza stupefacente tra cocaina e hashish.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.


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