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L’appello di Federbalneari a Draghi: “Riformare subito il sistema turistico balneare”

Il presidente Maurelli: "Una riforma mai attuata finora, seppur prevista ed attesa da oltre 12 anni"

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Roma – “Quella del settore balneare è una riforma non più rimandabile prima che l’intero comparto economico turistico subisca modelli estranei alle proprie dinamiche economiche ed indifferenti ai principi dell’ordinamento italiano. Per questo, in attesa del Parere del Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi in merito all’applicazione della legge 145/2018, che ha disposto il prolungamento al 2033 della validità delle concessioni demaniali marittime su cui insistono i circa diecimila stabilimenti balneari italiani e che non arriverà prima di due mesi, Federbalneari Italia lancia un appello al Governo Draghi“.

A farlo sapere è Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia, che spiega: “In attesa della sentenza si tratta di decidere sul futuro e sul valore dell’economia del turismo italiana, stimato in oltre 26 miliardi di euro annui. L’unico comparto che ha retto nella Blue Economy è quello balneare, soprattutto nell’ultimo biennio. Riteniamo, quindi, che non sia il caso di rompere gli equilibri di un modello che tiene portando discriminazione e incertezza nel settore. Temi, questi, che rischiano di continuare a prevalere ancora una volta”.

“E’ il momento giusto, invece, per dare seguito ai Dpcm attuativi contenuti nella legge 145/2018, dando un segnale alla Corte di Giustizia europea che, probabilmente, sarà chiamata ad esprimersi sulla norma – sostiene -. La politica sia consapevole del proprio ruolo e governi la fase di rilancio tutelando le imprese, vero fiore all’occhiello dell’economia turistica italiana. Riteniamo, infatti, che il Consiglio di stato debba far chiarezza e dettare l’Agenda della Riforma esclusivamente sotto il profilo amministrativo. Ci appelliamo al Governo Draghi: è necessario applicare subito la legge 145/2018 che contiene tutti i cardini per riformare un settore fondamentale per la nostra economia. Chiediamo, inoltre, che si avvii subito un Tavolo Tecnico per la ricognizione dei beni demaniali, fase attuativa della legge.

Questo è il momento per dare una svolta, confermando la fase transitoria puntando ad un riordino ragionevole del settore nel rispetto della normativa italiana e degli investimenti del Sistema turistico balneare italiano, procedendo ad una riforma mai attuata finora, seppur prevista ed attesa da oltre 12 anni“, conclude Maurelli.

(Il Faro online)

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