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Il Comitato FuoriPista: “Alitalia fallita per colpa delle low cost, serve un aeroporto apposito”

25 ottobre 2021 | 12:15
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Il Comitato FuoriPista: “Alitalia fallita per colpa delle low cost, serve un aeroporto apposito”

“Grave pensare di risolvere la questione dell’inquinamento acustico e atmosferico su Ciampino trasferendolo su Fiumicino”

Fiumicino – “Il Consiglio di Stato ha recentemente sancito la legittimità della riduzione dei voli delle low cost – da 97 a 65 giornalieri – stabilita dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 18 dicembre 2018 e confermata da una sentenza del Tar del Lazio del 17 marzo 2021, aventi lo scopo di attenuare il rumore aereo su Ciampino. In adesione a questa sentenza già il giorno successivo, il 19 ottobre 2021, AdR ha cominciato a trasferire un congruo numero di voli da Ciampino a Fiumicino“.

A raccontarlo è il Comitato FuoriPista, tornato sul tema delle compagnie aeree low cost “ospitate” a Fiumicino dopo l’intervento degli scorsi giorni (leggi qui). “Condividiamo con il Comitato di Ciampino la soddisfazione per il raggiungimento di questa importante e, forse, decisiva tappa sull’annoso percorso che porta al ridimensionamento del traffico aereo su Ciampino, così come previsto dal Piano Nazionale Aeroporti (PNA)”, spiegano, “sentenza che stabilisce il rispetto delle norme che tutelano le popolazioni che vivono nell’interno aeroportuale da rumore e inquinamento atmosferico”.

“Riteniamo, però, sia grave pensare di risolvere la questione dell’inquinamento acustico e atmosferico su Ciampino, trasferendolo ipso facto sull’area già super inquinata di Fiumicino”, continuano. “Da sempre il nostro Comitato ha assunto una posizione chiara al riguardo e, cioè, che occorre individuare ed attivare un aeroporto da destinare alle low cost o nel Lazio (Frosinone, Latina, Viterbo) o tra quelli inseriti nell’area Centro Italia (Perugia e Pescara) dell’attuale PNA”.

La trasformazione, nei fatti, di Fiumicino in un mega aeroporto low cost, è così confermata, senza che sia però mai stata presa una decisione ufficiale in tal senso da parte delle competenti autorità e dalle forze politiche ed istituzionali e, soprattutto, in evidente contraddizione con quanto previsto nel contratto di programma/concessione in vigore. È un caso unico, almeno tra i Paesi con cui amiamo confrontarci, quello dell’aeroporto principale di un Paese destinato ad operare prevalentemente con le low cost: non succede così a Londra, a Parigi e Francoforte!”.

“Come Comitato – sottolineano – abbiamo denunciato questa deriva, fin dai primi trasferimenti delle low cost, dal 2010 in poi. I 10 milioni di passeggeri in più, trasportati dalle low cost, a Fiumicino hanno consentito una crescita del traffico del tutto imprevista da AdR ed Enac. Ma, soprattutto, la concorrenza diretta e spietata dentro l’hub principale del paese è stato uno dei principali fattori della crisi che ha portato al fallimento di Alitalia e ad un deciso peggioramento delle condizioni di lavoro dentro l’aeroporto”, sostengono dal Comitato FuoriPista.

Abbiamo chiesto di incontrare Enac e Mit per presentare le nostre proposte, in particolare dopo il nuovo MasterPlan di AdR, ma dobbiamo prendere atto che un indifferente silenzio ha sin qui prevalso. Chiediamo quindi al sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, agli esponenti politici nazionali, regionali e comunali che si sono dimostrati sensibili ed attivi sulla questione dell’aeroporto di Fiumicino, di volerci incontrare e di dare un concreto supporto a queste nostre richieste”.

“Sarebbe paradossale e palesemente contradditorio che mentre governo, istituzioni varie e addirittura la concessionaria AdR proclamano ai quattro venti di voler attuare una svolta ‘verde’ sul trasporto aereo, i comitati di cittadini, come il nostro, che propongono progetti di sviluppo alternativi e veramente ecosostenibili, non vengano nemmeno ascoltati”, concludono.

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