L'Evento

Ostia, il Capo della Polizia inaugura il corso di laurea in Sicurezza territoriale e informatica

26 ottobre 2021 | 18:18
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Giannini agli studenti del Polo di Roma Tre: “Questa università ha un forte valore simbolico”

Ostia – Il Capo della Polizia sale “in cattedra” per inaugurare il corso di laurea triennale in Servizi giuridici per la sicurezza territoriale e informatica erogato dal Polo universitario di Roma Tre ad Ostia (leggi qui).

Lamberto Giannini ha infatti tenuto nel pomeriggio di lunedì 25 ottobre una lectio magistralis dedicata a “I diversi volti della sicurezza”. A seguire in presenza l’apertura del corso di laurea sono stati circa 30 studenti del primo anno, mentre tutti gli altri discenti della facoltà hanno seguito la lezione da remoto.

All’incontro erano presenti anche il rettore, Luca Pietromarchi, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Giovanni Serges, il vicecapo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia Maria Teresa Sempreviva, il presidente del X Municipio di Roma Mario Falconi, l’assessore della regione Lazio per Sviluppo economico, Commercio e artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli e la professoressa Giovanna Pistorio, docente presso il Dipartimento di Giurisprudenza.

Questa università ha un forte valore simbolico – ha detto il Capo della Polizia prima della lezione -. Portare una sede di giurisprudenza in un luogo sottratto alla criminalità, grazie ad un’azione coesa dello Stato, penso sia il miglior viatico per iniziare consapevolmente un percorso di studi fruttuoso”.

Nella sua lectio magistralis il Capo della Polizia ha sottolineato come il contrasto alla minaccia criminale, in particolare a quella di matrice terroristica, avvenga in sinergia, attraverso una forma di sicurezza partecipata che coinvolge le forze di polizia, le istituzioni ma anche il legislatore. Con l’evolversi della pericolosità e del tipo di minaccia è opportuno adeguare le leggi affinché la risposta sia sempre efficacie e al passo con i tempi.

Poi Giannini si è soffermato sul fatto che l’avvento dell’Isis ha fatto capire a tutti che queste minacce non possono essere affrontate singolarmente ma serve cooperare e condividere informazioni, come ad esempio già avveniva da tempo in Italia all’interno del Casa (Comitato di analisi strategica antiterrorismo). Questo anche alla luce del fatto che i nuovi terroristi si avvalgono della rete per lanciare messaggi globali di attacco, il che fornisce loro un’espansione considerevole.

Di conseguenza, ha poi evidenziato il Capo della Polizia, è stato essenziale unire le forze e riadattare l’azione di contrasto, anticipandola. In questa nuova forma di fare sicurezza è fondamentale la collaborazione della società civile. Esempio di questo tipo di collaborazione sono state alcune importanti operazioni antiterrorismo nate da segnalazioni giunte da docenti che hanno percepito avvisaglie già nella scuola. Questo approccio permette anche di contrastare reati che avvengono online, che in questo periodo caratterizzato dalla pandemia sono notevolmente aumentati.

“Quello che voi oggi studiate – ha detto concludendo la lezione – capite bene quanto sia importante e quanto si lega con quello che sta avvenendo nel mondo esterno”.

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