Roma, topi d’appartamento sorpresi a forzare la serratura di un portone: arrestati

27 ottobre 2021 | 13:18
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Roma, topi d’appartamento sorpresi a forzare la serratura di un portone: arrestati

Per i due ladri sono scattate le manette per tentato furto aggravato, mentre la donna che aspettava i suoi “amici” in auto è stata denunciata

Roma – Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato per rapina aggravata un 35enne, cittadino libico. L’uomo, dopo aver rubato un borsello all’interno di un furgone parcheggiato in via Gaeta, è stato rincorso dal proprietario del mezzo. Per guadagnarsi la fuga lo straniero ha aggredito la vittima ma, grazie all’immediato l’intervento dei poliziotti che avevano notato la scena, è stato bloccato.

Stavano invece tentando il furto all’interno di un appartamento in via Duchessa di Galliera quando, i poliziotti del XII Distretto Monteverde, in servizio in abiti civili finalizzato al contrasto dei reati predatori, li hanno notati armeggiare con un giravite sulla serratura di un portone. Bloccati entrambi, sono stati accompagnati negli uffici di polizia e, identificati per 37enne e un 42enne, entrambi georgiani, sono stati arrestati per tentato furto aggravato. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto indosso ad uno dei due, oltre al cacciavite, un verbale di contravvenzione al codice della strada riferito ad una autovettura. Grazie ad un ulteriore controllo nelle vie adiacenti al luogo del tentato furto, è stata rintracciata l’autovettura con a bordo una terza complice, 42enne anche lei georgiana, che era in attesa dei due “compari”. Al termine degli accertamenti anche questa è stata denunciata per lo stesso reato.

Grazie al sistema “alert alloggiati” della Sala Operativa della Questura, è stato invece rintracciato all’interno di un albergo, un 60enne italiano. L’uomo, risultava avere a carico un ordine di carcerazione emesso dell’agosto 2021 dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Corte d’Appello di Roma dovendo lo stesso scontare una pena di 5 anni, 3 mesi e 9 giorni di reclusione per il reato di ricettazione. Arrestato dagli agenti della Sezione Volanti e Commissariato Tuscolano, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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