il fatto

Violenta rissa a Borgo Montello: un morto e dieci feriti

31 ottobre 2021 | 16:03
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Violenta rissa a Borgo Montello: un morto e dieci feriti

Stati sparati anche alcuni colpi d’arma da fuoco che tuttavia non hanno colpito nessuno.

Latina – Un giovane di 29 anni è morto e altre dieci persone sono rimasta ferite durante una rissa avvenuta a Borgo Montello, in provincia di Latina. La rissa ha coinvolto cittadini indiani.

Secondo una ricostruzione della polizia le persone che hanno preso parte alla rissa si sono affrontate con spranghe di ferro. Sono stati sparati anche alcuni colpi d’arma da fuoco che tuttavia non hanno colpito nessuno. Le persone rimaste ferite sono state ricoverate negli ospedali della zona.

Sul posto sono accorsi il dirigente ed il personale delle Volanti della Questura, subito coadiuvati dal dirigente e dal personale della Squadra Mobile che ha assunto le indagini. La Polizia Scientifica sul posto ha sequestrato 2 bastoni tubolari in ferro e 3 bossoli esplosi.

Le indagini, ancora in corso, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina.

Di Cocco: “Il disappunto per il tragico episodio accaduto alla porte di Borgo Montello”

“Voglio esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia del cittadino indiano, tragicamente ucciso durante una rissa alle porte di Borgo Montello.  Ci siamo distinti sempre per aver aperto le porte a pellegrini, turisti, a persone di nazionalità straniera disposte a integrarsi in modo positivo con la popolazione” – così in una nota il Consigliere Comunale Gianluca Di Cocco.

Non possiamo però in alcun modo accettare che dei pericolosi irresponsabili possano provare a minacciare l’ordine pubblico o a turbare la civile convivenza che da sempre ci caratterizza. Personalmente sono molto critico con il progetto nazionale di accoglienza degli stranieri, e ribadisco che non si può più consentire a nessuno di minacciare una tradizione di civiltà e rispetto reciproco che secoli di storia hanno edificato e cementato, di generazione in generazione, all’interno delle famiglie e delle persone che abitano nel nostro territorio ”

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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