L'Evento

I bambini di Testa di Lepre festeggiano Halloween con l’associazione I Due Liocorni

2 novembre 2021 | 12:38
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I bambini di Testa di Lepre festeggiano Halloween con l’associazione I Due Liocorni

I circa cinquanta bambini accorsi hanno affrontato prove di coraggio e avventure sensoriali, fra ragnatele e pipistrelli

Fiumicino – E’ stata una serata decisamente fuori dall’ordinario per gli oltre 50 bambini di Testa di Lepre che il 31 ottobre scorso hanno partecipato alla festa di Halloween organizzata dalla volontarie e dai volontari dell’associazione I Due Liocorni.

Accolti dalle attiviste Alessandra, Eleonora, Elisabetta Graziella, Marinella, Silvia e dal regista Andrea, i bimbi sono stati divisi in gruppi a secondo delle fasce di età e, nel rispetto delle normative anti-Covid, sono saliti ed entrati nella sede dove, a turno, hanno intrapreso “il percorso coraggio”.

“Si trattava – spiega Alessandra Proietti, una delle volontarie – di far loro vivere una piccola avventura sensoriale in un ambiente che era stato appositamente ‘attrezzato’: pipistrelli di carta, fantasmi, zucche illuminate, ragni di plastica, ragnatele, veli neri, sagome di impiccati, il tutto debolmente rischiarato da candele sapientemente poste ai lati del corridoio che conduceva nelle tre stanze delle ‘prove coraggio'”.

“Nella prima stanza – aggiunge un’altra organizzatrice, Elisabetta Antonelli – c’era Andrea che raccontava un racconto di paura. Ovviamente la storia era commisurata all’età dei bambini che entravano. Nella seconda stanza gli ospiti, bendati, dovevano infilare le mani in tre scatole e riconoscerne il contenuto… dove c’erano vermi (ovvero spaghetti lessati), occhi (cioè acini di uva spellati), fango (acqua e farina) dal quale tirare fuori anelli o conchiglie. Nella terza stanza, i bambini si dovevano avvicinare ad un tavolo (sempre in un buio rischiarato da candele) dove erano invitati da Marinella a prendere un cartoccio (che doveva poi contenere caramelle)… ma da sotto il tavolo uscivano delle mani (di Graziella) che sfioravano le gambe dei bambini!”.

“Terminata la prova coraggio tutti i gruppi, nel giardino all’aperto, a turno, hanno rotto delle pignatte (sempre bendati) contenenti dolci e caramelle. Un falò rischiarava questa prova di abilità, al termine della quale è stato offerto un rinfresco (servito da Silvia) con musiche e canzoni cantate dai bambini, diretti da Eleonora. Ma la cosa più sorprendente – conclude Elisabetta – è che i genitori e i nonni, al termine della serata, hanno voluto anche loro cimentarsi nella prova coraggio, sperimentandola di persona, con grande soddisfazione per l’immaginazione e la creatività. Insomma una serata alternativa, divertente e fantasiosa che ci fa di nuovo apprezzare la socialità e la gioia dopo tanti mesi di tristezza”.

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