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Sanità, nuovi infermieri nei consultori dell’Asl Roma 5

2 novembre 2021 | 18:00
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Sanità, nuovi infermieri nei consultori dell’Asl Roma 5

Mattia: “I consultori sono spazi di prossimità preziosi per la cittadinanza dove trovare sostegno socio-sanitario e accoglienza da parte di personale preparato”

“Ottima notizia l’assegnazione di tre nuovi infermieri nei consultori di Guidonia, Setteville e Palombara. Un potenziamento di personale che arriva dopo la riorganizzazione successiva alla chiusura di alcuni drive-in vaccinali e che si traduce in più e migliori servizi per il territorio. Tra gli interventi lasciati in sospeso per carenza di personale ci sono quelli dentro alle scuole che ora, grazie ai nuovi arrivi, potranno essere attivati e curati adeguatamente. Ma a questo si aggiungono anche nuove programmazioni nelle stesse strutture, come le ecografie del percorso nascita o l’attivazione dell’ambulatorio per i bambini che non hanno assistenza sanitaria. Dopo la pandemia riparte la filiera con atti concreti a sostegno dei presidi territoriali” dichiara Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Consiglio Regionale del Lazio

I consultori – continua Mattia – sono spazi di prossimità preziosi per la cittadinanza dove trovare sostegno socio-sanitario e accoglienza da parte di personale preparato. E’ importante in questa fase di ripresa post-pandemia mettere al centro interventi che correggano storture emerse nei mesi di emergenza e tra questi c’è sicuramente il potenziamento della rete dei consultori su tutti i distretti”.

“Da qualche mese – conclude – ho avviato una serie di visite nei centri antiviolenza e consultori di Roma e Provincia nella convinzione che le istituzioni debbano mettersi a disposizione e all’ascolto di queste realtà. Ringrazio il Direttore Generale della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito e la Responsabile dei Consultori della Asl Roma 5 Loredana Masi per il grande risultato ottenuto oggi e tutti gli operatori e le operatrici che quotidianamente operano nelle strutture e rappresentano il primo contatto con il sistema sanitario per migliaia di donne e uomini nelle città”.
(Il Faro online)