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Cronaca Locale
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4 novembre, le città del litorale laziale ricordano il Milite Ignoto

4 novembre 2021 | 16:18
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4 novembre, le città del litorale laziale ricordano il Milite Ignoto
4 novembre, le città del litorale laziale ricordano il Milite Ignoto
4 novembre, le città del litorale laziale ricordano il Milite Ignoto

Il giorno di festa è stato celebrato dalle città del litorale con cerimonie in piazza e deposizione di corone floreali

Roma – Le città del litorale laziale festeggiano la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il giorno di festa nazionale è stato celebrato dai vari Comuni con cerimonie in piazza e deposizione di corone floreali.

Proprio in questi giorni, per rendere omaggio ai 100 anni dalla traslazione della salma all’Altare della Patria, oltre alla cerimonia, alcune città del litorale come Anzio, Ardea e Nettuno hanno approvato il conferimento della cittadinanza oraria al “Milite Ignoto”. A Roma invece, come ogni anno, non poteva mancare l’appuntamento a Piazza Venezia per lo spettacolo delle frecce tricolore (leggi qui).

Ardea

Dalle letture di brani a tema all’esibizione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Roma, anche Ardea ha festeggiato con un’ articolata cerimonia il giorno dell’Unità Nazionale e il centenario del Milite Ignoto, conferendo a quest’ultimo anche la cittadinanza onoraria.

Alle ore 11.00, nell’area della scuola “Manzù”, sono state effettuate delle letture di brani a tema, curate dall’Associazione “Combattenti e Reduci” di Ardea. A seguire è stata consegnata una targaricordo ai familiari di Roberto Ciolfi, presidente dell’Associazione “Combattenti e Reduci”.

Le Autorità Civili, Militari e Religiose hanno onorato i Caduti davanti al Monumento di piazza del Popolo, con la deposizione di una corona d’alloro. Le celebrazioni si sono concluse con l’esibizione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.

Ardea

ANzio

“Quanti studenti nonostante il maltempo! Quando vi vedo sono felice, le manifestazioni sono indirizzate soprattutto a voi, per tramandarvi i valori e soprattutto la storia della nostra Patria. Oggi festeggiamo le Forze Armate ed il giorno della vittoria della prima guerra mondiale, di un conflitto orrendo, dove ci furono 500mila vittime, la festa di una Repubblica, Nazione, Patria giovane, dove si trovavano soldati che parlavano, tra loro, dialetti sconosciuti; non si era ancora formata una vera coscienza nazionale, una vera unità di Patria, con italiani che parlavano lingue diverse, eppure attraverso momenti indelebili ed indimenticabili di quella vittoria, abbiamo creato la Nazione. Insieme alle Forze Armate, onoriamo tutte le Forze di Polizia che, sul nostro territorio, ci assistono e ci difendono ogni giorni. Loro sono la prima base di vicinanza tra la Nazione e la Patria. il mondo si evolve e purtroppo si moltiplicano le invenzioni tecnologiche, ma non cambia mai, nell’uomo, l’animo della guerra, lo vediamo in mille fronti… Noi siamo vicini a tutte le Forze Armate e di Polizia con il cuore e con la testa, perché crediamo nel valore di Patria e nell’Unità, nella Democrazia e nella Repubblica. Vi abbraccio affettuosamente e abbraccio in particolare i nostri giovani, i professori e tutto il personale della scuola. Saluto il Generale Fronda dal quale ho imparato molto. Viva le Forze Armate. Viva le Forze di Polizia. Viva Anzio. Viva l’Italia”.

Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, nel suo sentito intervento, sotto la pioggia, in occasione della celebrazione istituzionale per la Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate.

Una cerimonia toccante, “finalmente in presenza”, con tantissimi studenti, il Sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola, le Autorità Militari, Civili e Religiose del territorio, accompagnata magistralmente dalla Banda Musicale e dalla Corale Polifonica Città di Anzio.

Nel corso della cerimonia è stata ufficialmente conferita la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, con la pergamena che il Sindaco, Candido De Angelis, ha consegnato nelle mani del Comandante della Brigata Informazioni Tattiche, Generale di Brigata, Maurizio Fronda, protagonista di un appassionato intervento, rivolto soprattutto ai giovani, che ha dato merito al Sindaco De Angelis della perfetta organizzazione, di aver saputo coinvolgere le scuole in un evento di fondamentale importanza per la Patria e del “Percorso della Memoria” intrapreso, anche in questa occasione, per aver fatto conoscere ai giovani la struggente storia di Maria Bergamas. Questa Donna, dopo aver perso un figlio in guerra, in rappresentanza di tutte le madri, scelse, fra undici bare, il feretro simbolo di tutti i soldati morti e dei quali non sono state ritrovate le spoglie, Il Milite Ignoto.

anzio

Nettuno

Si è tenuta questa mattina la Celebrazione della Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate in Piazza Cesare Battisti. Dopo la deposizione di una corona di fiori al Monumento ai Caduti da parte del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola e del Generale dell’Esercito Maurizio Fronda, comandante della Brigata informazioni tattiche di Anzio, si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto nel giorno dei 100 anni dalla traslazione della salma all’Altare della Patria.

La consigliera comunale Lorenza Alessandrini ha dato lettura della delibera di Consiglio Comunale che ha conferito al Milite Ignoto la cittadinanza onoraria nettunese, aderendo al Progetto “Milite Ignoto, Cittadino Italiano 1921-2021” avanzato dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare e promosso dall’Anci. A seguire il Sindaco Alessandro Coppola ha consegnato le chiavi della città per il Milite Ignoto e una targa con l’onorificenza nelle mani del Generale Maurizio Fronda, Militare più alto in grado operante sul Territorio.

Di seguito il discorso del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola

Celebriamo oggi la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ricordiamo donne e uomini valorosi che hanno perso la vita per la nostra Patria permettendo all’Italia di essere uno Stato libero e unito. Oggi, per fortuna, siamo in tempo di pace, ma l’apporto delle Forze Armate non è mancato nella battaglia al Coronavirus che dura ormai da quasi due anni. Grazie al loro impegno, alla loro dedizione e alle loro altissime professionalità sia in ambito strategico che sanitario, l’Italia ha saputo reagire prontamente quando è scoppiata la pandemia e sempre a loro dobbiamo la creazione dei primi HUB che hanno permesso l’avvio e l’accelerazione della campagna vaccinale, unica via per uscire da quella che la più grave emergenza che la nostra Nazione si è trovata a fronteggiare dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Un pensiero lo rivolgo alle migliaia di uomini e donne di tutte le Forze Armate italiane che sono lontane dalla loro casa e dai loro affetti perché impegnati in operazioni di pace all’estero, per garantire anche ad altre popolazioni e ad altre Nazioni di vivere in un Paese unito e libero.
Altruismo, coraggio, generosità sono i valori che caratterizzano le nostre Forze Armate composte da donne e uomini pronti sempre a sostenere e aiutare chi ha più bisogno, mettendo la Patria e la Nazione al primo posto, prima anche della loro stessa vita.

Quello di soldati, militari, avieri, carabinieri, finanzieri non è un lavoro: è una missione. Una missione che ha spinto milioni di italiani e italiane a lottare e a morire per il nobile intento di unire l’Italia in un’unica grande Nazione.

E sul loro estremo sacrificio che si base il nostro privilegio di vivere oggi in un Paese libero e democratico e di questo non saremo mai grati e riconoscenti abbastanza. Per celebrare questi eroi la Città di Nettuno ha scelto di aderire al Progetto “Milite Ignoto, Cittadino Italiano 1921-2021” avanzato dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare e promosso dall’Anci conferendo la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e consegnando oggi al Generale Maurizio Fronda, il più alto rappresentante dell’Esercito Italiano sul nostro territorio, le chiavi della città per il Milite Ignoto che avrà in Nettuno una casa che ricorderà sempre lui e tutti i militari senza nome che hanno perso la vita per la nostra amata Nazione. Viva la Libertà, Viva Le Forze Armate, Viva l’Italia”.

Nettuno

Gaeta

“Rivolgo un cordiale saluto alle autorità civili, militari e religiose; ai rappresentanti di tutte le associazioni; ai concittadini e a tutti coloro che ci stanno seguendo via streaming mentre celebriamo, insieme, questa Giornata commemorativa“. Così in una nota il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano.

“Un particolare saluto rivolgo agli studenti, convenuti oggi numerosi a rappresentare gli Istituti Comprensivi ‘Carducci’ e ‘Principe Amedeo’ e gli Istituti Superiori ‘Caboto’ e ‘Fermi’. Ringrazio i Dirigenti di ciascun Istituto Scolastico per la sensibilità dimostrata nell’aver consentito la partecipazione di una rappresentanza di propri studenti. In questa giornata intendiamo ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

Oltre che rendere omaggio ai caduti di Gaeta delle due guerre mondiali – i cui nomi sono scolpiti in questo monumento – il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in ricordo del 4 novembre 1918, anniversario dell’entrata in vigore dell’armistizio firmato a Villa Giusti (Padova). Ma oggi è anche la giornata in cui ricorre il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria.

In seguito alla conclusione del primo conflitto mondiale nel corso del quale avevano perso la vita circa 650mila militari italiani, il Parlamento approvò la legge 11 agosto 1921, n. 1075 per la sepoltura a Roma, sull’Altare della Patria, della Salma di un soldato italiano ignoto, caduto in guerra.

Ciò consentì alla popolazione di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Quel soldato è simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e rappresenta tutti i caduti per la Patria.

Cari ragazzi, cari studenti, mi rivolgo a voi in particolare per ricordarvi che Patria, sacrificio, unità e identità nazionale e libertà sono le pietre miliari scolpite nella nostra storia, che ancora oggi, 100 anni dopo, rappresentano valori che, ogni tanto, sembriamo dimenticare, ma che in realtà sono sempre attuali. L’omaggio postumo al soldato senza nome, inizialmente concepito come forma di consolazione per chi ne deve sopportare la perdita, diventa però un potente simbolo di coesione sociale e nazionale in un momento storico di grandi rivolgimenti politici e sociali.

Francia e impero britannico inaugurano i loro monumenti l’11 novembre 1920, l’Italia il 4 novembre 1921, gli Stati Uniti una settimana dopo: in un mondo sconvolto dagli effetti della Grande Guerra, richiamarsi al sacrificio ‘supremo’ di chi ha dato la vita per la patria e per la famiglia, assume un chiaro significato di riaffermazione e difesa di quei valori che dobbiamo sempre custodire e difendere.
Il messaggio più sublime che possa venire dalla tomba del Milite Ignoto è proprio questo: un secolo fa ci sono stati giovani capaci di sopportare condizioni estreme, e di esporsi al pericolo fino ad affrontare la morte, pur sapendo che il loro contributo personale era poco più di una goccia in un mare in tempesta.

Il sacrificio, dunque, non come affermazione del proprio ego, ma come consapevole rinuncia ad esso in nome di uno sforzo collettivo e condiviso. È questo che rende l’uomo degno per sempre di memoria, anche se ha perso il suo nome. La ridefinizione della struttura, dell’organico e dei compiti delle Forze Armate ha comportato dei cambiamenti, nel corso dei passati decenni, con la sospensione della leva obbligatoria generale e la trasformazione dell’esercito in senso professionale.

In questa evoluzione, il termine ‘servizio alla patria’ ha cominciato a significare anche ‘disponibilità a prestare la propria opera’ a scopi civili, sociali, culturali e umanitari. Per Voi ragazze e ragazzi, questi momenti sono preziosi perché è attraverso la memoria che si costruiscono la coscienza e la voglia di un futuro diverso, migliore e soprattutto possibile! È in questi momenti che bisogna guardare all’Europa come segno di speranza, un continente dilaniato dalla guerra fino a 76 anni fa e che oggi è unito in una Pace che è nostro dovere difendere e diffondere.

Cari giovani, voi che avete la forza, l’energia, l’entusiasmo, la speranza e una vita davanti a voi, vincete l’indifferenza! Vi dico di guardare al futuro con uno sguardo di giusta aspettativa e speranza. Non sciupiamo l’insegnamento e il sacrificio di tutti coloro che sono caduti, e continuiamo a insegnare ai nostri ragazzi che anche oggi la pace e la libertà non sono date per scontate e per sempre. Bisogna proteggere la pace e la libertà e fare in modo che esse si consolidino e si alimentino ogni giorno, nelle nostre famiglie, sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nei luoghi della politica. Solo così potremo onorare e ringraziare degnamente i caduti di tutte le guerre. D’altronde, i cittadini della nostra patria, i cittadini della nostra nazione sono stati e continueranno ad essere un esempio di solidarietà e umanità, valori su cui è stata costruita l’Europa, il cui obiettivo è anche quello di promuovere la pace e il benessere dei suoi cittadini.

“Grazie, dunque, a chi serve l’Italia. Viva le Forze Armate, Viva l’Italia, Viva Gaeta!”, conclude il Sindaco.

Gaeta

Ladispoli

L’Amministrazione comunale informa che in occasione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” domenica 7 novembre, alle ore 9:00, si svolgerà la cerimonia di deposizione di una corona di fiori presso l’Ancora in piazza Falcone, alle 9:30 in piazza Valerio Scarabellotto si renderà omaggio al Capitano pilota di Ladispoli abbattuto nella seconda guerra mondiale nei cieli di Malta. Alle ore 10:00 si svolgerà la cerimonia in piazza dei Caduti dove sarà anche deposta una targa alla memoria del Milite Ignoto. Alla cui memoria lo scorso luglio il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria di Ladispoli.

“Invitiamo la cittadinanza a partecipare alla manifestazione del 7 novembre – afferma il sindaco Alessandro Grando – che rende omaggio alle migliaia di giovani che diedero la vita per la Patria e per difendere la libertà. Nell’occasione l’amministrazione comunale inaugurerà la targa che commemora il Milite Ignoto, un simbolo della nostra Nazione al quale, aderendo alla proposta dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, il Comune ha deciso di conferire la Cittadinanza Onoraria. Presso il Monumento ai Caduti, recentemente ristrutturato dall’amministrazione, insieme ai cittadini renderemo omaggio a tutti coloro che hanno lottato per la libertà e per la democrazia, sottolineando allo stesso tempo l’importanza dell’unione e della fratellanza”.

Minturno

Il Sindaco, dottor Gerardo Stefanelli, rende noto che, nel comune di Minturno, le cerimonie relative al Centenario del Milite Ignoto ed alla Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate si svolgeranno domenica 7 novembre, con il seguente programma:

-ore 10,00 S. Messa per i Caduti nella Chiesa dell’Annunziata, a Minturno.
Al termine, deposizione di Corone d’alloro all’attiguo Sacrario (ore 11,00)
ed al Monumento ai Caduti nella Villa Comunale, in Piazza Porta Nova
(ore 11,15).

Deposizione di Corone al Monumento al Carabiniere di Scauri (ore 11,15 Piazzale Caduti di Nassiriya-Darsena Flying), ai Monumenti agli Aviatori e ai Caduti sul fronte russo di Marina di Minturno (ore 12,00 Piazza S. Biagio – ore 12,15 Piazza Divisioni Pasubio e Torino – Monte d’Argento), ai Monumenti ai Caduti di Tremensuoli (ore 12,30 Piazza Mons. Bergantino – angolo Via Cappuccia e ore 12,45 Piazza S. Nicandro), di S. Maria Infante (ore 12,30 Piazza Fratelli Pimpinella) e di Tufo (ore 18,45 Piazza S. Leonardo).

Santa Marinella

Partecipata e commovente cerimonia questa mattina a Santa Marinella al cospetto del Monumento ai Caduti. Il sindaco Pietro Tidei numerosi rappresentanti dell’amministrazione comunale, cittadini, esponenti delle associazioni di volontariato, autorità militari e delle Forze dell’Ordine hanno presenziato alla celebrazione della Festa Nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.

Nel suo intervento il Sindaco ha voluto per prima cosa rivolgere il suo saluto e ringraziamento a tutti i presenti all’associazione dei combattenti e reduci, alle associazioni d’arma, al parroco Don Salvatore e in particolare a tutte le scolaresche, quindi ha rivolto il suo pensiero ai caduti e dei dispersi di tutte le guerre, ma anche ai tanti militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali di pace all’estero.
Quest’anno le commemorazioni hanno avuto anche un maggiore e profondo significato come è stato ampiamente ricordato dal Sindaco. Era oggi la giornata in cui si ricorda che il 4 novembre del 1921, la salma del Milite Ignoto, figlio d’Italia, fu trasportata in treno da Aquileia a Roma, per essere tumulata all’Altare della Patria, da allora epicentro delle solennità nazionali. E proprio oggi ricorreva il centenario di questo evento storico.

“È questa una giornata che al pari delle altre date che segnano la storia della conquista dei diritti e della libertà dei cittadini italiani, è ricca di significato, per le istituzioni, per la politica e soprattutto per le forze armate, per tutti coloro che si sono battuti e sono caduti offrendo Il loro sacrificio per la nascita dell’Italia Repubblicana; unita, libera e solidale.

La nostra costituzione ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e per questo oggi siamo qui per ricordare i giovani militari morti in servizio di Pace all’estero e tutti i soldati italiani lontani da casa. A loro va tutto il nostro sostegno ed un commosso ricordo nella giornata delle Forze Armate”.

Il Sindaco Tidei ha rivolto poi il suo pensiero alle nuove generazioni e ai giovani invitandoli a prendere esempio da quei ragazzi che circa cento anni fa, sono tornati alla vita dopo aver vissuto gli orrori della guerra. Mutilati, provati psicologicamente, privati di importanti anni della loro gioventù e, spesso, anche di molti dei loro affetti. Eppure, hanno saputo rialzarsi, hanno saputo riprendere a vivere. “Abbiamo molto da imparare, da questi giovani del passato. Del passato bisogna farne tesoro perché ci insegna come combattere, la Costituzione ci insegna quali sono i valori a cui dobbiamo ispirarci, la dichiarazione dei diritti fondamentali dell’Unione Europea deve essere la nostra mappa nel mondo, la democrazia come un faro ad illuminare la politica, le istituzioni. Voglio concludere con un messaggio di speranza che è quello di adattarci al cambiamento cercando di abbracciare le diversità della vita, a rispettare il prossimo”.

Il Comune di Santa Marinella, quale gesto simbolico nei confronti di un giovane che per i citati valori ha dato la vita, ha voluto accogliere l’iniziativa dell’Anci di riconoscere la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, figlio d’Italia, scelto da una madre afflitta da questa dolorosa perdita, perché il cuore delle mamme italiane è animato degli stessi sentimenti della nostra bandiera”.

Santa Marinella

(Il Faro online)