Nuova amministrazione, vecchi problemi: Roma sommersa dai rifiuti

11 novembre 2021 | 17:00
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Nuova amministrazione, vecchi problemi: Roma sommersa dai rifiuti

Tra scioperi dell’Ama e inciviltà di qualche cittadino a Roma è ancora emergenza rifiuti. Il piano di pulizia straordinario voluto da Gualtieri prosegue ma resta l’interrogativo: dove andrà a finire l’immondizia della Capitale?

Roma – Il piano straordinario di pulizia annunciato da Gualtieri (leggi qui) che dovrebbe portare la Capitale entro Natale ad avere strade pulite, sembra arrancare, soprattutto in periferia, dove tra gli scioperi dell’Ama e l’inciviltà di alcuni residenti, le strade si ritrovano invase dai rifiuti. Molti dei cassonetti sono vuoti eppure attorno i cumuli di immondizia si ammassano uno sull’altro, con le buste della plastica che si mischiano a quelle dell’organico e della carta.

Gualtieri correre ai ripari cercando la disponibilità di città e Regioni a prendersi la spazzatura romana. In Campidoglio sono al lavoro “senza sosta” con la municipalizzata dei rifiuti Ama e in coordinamento con la Regione Lazio per trovare soluzioni transitorie in vista di quelle strutturali, ovvero la realizzazione degli impianti.

Per ora l’Ama ha raggiunto un’intesa con una società di Mantova (la Mantova Ambiente) per poter utilizzare la loro discarica fino al 31 dicembre 2022 e ha chiesto la disponibilità a impianti di incenerimento e smaltimento in Toscana. Ma per il presidente della Regione, Eugenio Giani, l’accordo non è affatto scontato. “Il decisore politico Regione Toscana, di cui io sono presidente e titolare giuridico, non ha fatto nessun accordo”, ha voluto precisare seminando qualche ostacolo su un possibile patto per l’uso di impianti di incenerimento e smaltimento. Sullo sfondo poi resta anche un’opzione al sud, ovvero l’ipotesi, già circolata ma non concretizzatasi, di Napoli.

Dunque si spazzano le strade ma ancora non si sa bene dove andranno a finire i rifiuti della Capitale. Ama sta proseguendo nella ricerca di ulteriori sbocchi e contemporaneamente accelerando la sottoscrizione dei contratti con gli operatori aggiudicatari dei lotti della gara Invitalia.

Il primo passo è stato un incontro in Campidoglio al quale hanno partecipato il capo di gabinetto del Campidoglio, Albino Ruberti, gli assessori ai Rifiuti di Comune e Regione, Sabrina Alfonsi e Massimiliano Valeriani, la direttrice generale della Regione Lazio, Wanda d’Ercole, Ama e i rispettivi capi del dipartimento Ambiente di Roma Capitale, Regione e Città Metropolitana. L’incontro era stato preceduta dalla nomina come amministratore unico pro tempore di Ama di Angelo Piazza, 66 anni, professore universitario e avvocato patrocinante in Cassazione, già ministro della Funzione Pubblica nel governo D’Alema. “La città sta ripartendo – dice l’assessore Alfonsi – Rimettiamo in fila la catena di lavoro e seduti intoro allo stesso tavolo tutti gli attori deputati a risolvere l’emergenza rifiuti. Lavoriamo per accelerare il confronto il più possibile, cominciando a porre le basi per soluzioni durature da mettere in campo. Come ho già avuto modo di dire in diverse occasioni, sono convinta che rispetto ad un tema di tale portata sia necessario procedere in modo graduale e che le soluzioni possano scaturire solo dall’impegno comune di tutte le amministrazioni coinvolte, che finalmente tornano a lavorare insieme, dopo tanto tempo, per il bene di Roma”.

Ma le soluzioni “durature” altro non sono che una nuova discarica e nuovi impianti che il Comune si è detto pronto a realizzare. Lo conferma l’assessore al ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, precisando che “Campidoglio e Ama cominceranno ad elaborare proposte e progetti per la realizzazione di nuovi impianti necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti della città”. Tuttavia i tempi, inevitabilmente, non saranno immediati, così – anche per mettere in sicurezza il Natale (un periodo in cui tradizionalmente i consumi aumentano insieme alla produzione di rifiuti) – le istituzioni sono al lavoro per trovare soluzioni immediate.

Anche perché le aspettative dei romani, da anni alle prese con l’emergenza rifiuti per la cronica carenza di impianti e la chiusura della maxi discarica di Malagrotta, sono altissime. Lo ha anche spiegato il sindaco Gualtieri affermando che “tutti i giorni mi mandano le foto ‘ma ancora Roma non è pulita, ancora non sono stati risolti tutti i problemì’ Questa è l’esigenza dell’opinione pubblica”.

(Il Faro online)