Personale scolastico, Anief: “Niente sicurezza senza lo sdoppiamento delle classi e l’organico aggiuntivo”
Pacifico (Anief): “Per le oltre 8mila scuole italiane il personale aggiuntivo è ossigeno puro. Non la pensa così, però, chi governa i nostri istituti scolastici”
“Le scuole hanno bisogno estremo di personale, in classe come per la sorveglianza e nelle segreterie. Invece, il Governo continua a mantenere gli organici fortemente ridotti, a seguito dei tagli attuati negli ultimi dodici anni, senza prendere provvedimenti in barba alle indicazioni e ai fondi che arrivano dall’Unione europea”. A sostenerlo è Marcello Pacifico in un’intervista rilasciata alla rivista specializzata Orizzonte Scuola. “È emblematica la clamorosa e ingiustificata proroga dei contratti degli Ata Covid, assunti fino al termine del 2021 e poi, nemmeno a metà anno scolastico, rimandati a casa come se la pandemia fosse terminata con il passaggio al 2022.
“È una brutta notizia che conferma la volontà del governo di invertire la rotta del governo precedente, – spiega il Sindacalista – quando i contratti furono allungati per l’intero a.s. 2020-21, e questo dimostra che il governo non ritiene utile questo organico al di là dell’emergenza. A questo proposito, Anief ha predisposto da subito un emendamento per allungare i contratti del personale Ata cosiddetto Covid almeno fino a giugno 2022. La verità, è che nel giro di un anno e mezzo, a parità di pandemia, il Governo pensa che la sola vaccinazione, di fatto imposta con il Green Pass, possa bastare, anziché sdoppiare le classi e dotare le scuole di organico aggiuntivo”.
“Per le oltre 8mila scuole italiane il personale aggiuntivo è ossigeno puro. Non la pensa così, però, chi governa i nostri istituti scolastici e nemmeno l’esecutivo Draghi, perché – dice Marcello Pacifico, leader dell’Anief – sugli organici, in legge di Bilancio, non c’è alcuna proposta sul reclutamento, nonostante nei fondi del Pnrr l’Europa chiedeva all’Italia di presentare una riforma sul reclutamento entro dicembre. Noi ci aspettavamo un tavolo su questo argomento. L’ultimo incontro risale a settembre, senza ad oggi soluzioni concrete rispetto alla paga della precarietà”.
Quello che è accaduto con le immissioni in ruolo della passata estate, come pure nelle due precedenti, è più che sufficiente per comprendere la mancata volontà a cambiare le cose: “abbiamo assunto – ricorda il sindacalista – 80mila docenti quest’anno, ne sono rimasti quasi 40mila fuori e abbiamo chiamato 180mila supplenti per far funzionare le nostre scuole”. Per evitare il ripetersi di questo fenomeno, incompatibile con le esigenze delle scuole, Anief ha proposto una soluzione semplice: ripristinare il doppio canale di reclutamento e reclutare, quando le Gae sono esaurite, dalle Gps di prima e seconda fascia, e in caso non si sia in possesso di abilitazione, di fare in modo di organizzare dei corsi che possono essere frequentati da chi non ha abilitazione per conseguirla e avere confermato il superamento dell’anno di prova”.
Rimane in vita, infine, anche il problema dei supplenti introvabili per alcune classi di concorso, in particolare ingegneri: Pacifico la definisce un’altra “anomalia del nostro sistema che ha trovato conferma nell’ultimo concorso Stem. In alcune regioni non c’erano candidati, dall’altra parte ci sono candidati idonei che in questo momento non possono essere assunti pur avendo superato le prove. Abbiamo sempre lottato come Anief per il riconoscimento degli idonei. Tutto il sistema va revisionato”.
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