Cop26, la Santa Sede: “Gli impegni presi sono promettenti ma vanno colmate delle lacune”

12 novembre 2021 | 07:05
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Cop26, la Santa Sede: “Gli impegni presi sono promettenti ma vanno colmate delle lacune”

La Santa Sede “spera che la Cop26 possa raggiungere un accordo su una chiara tabella di marcia per colmare queste lacune al più presto, con i Paesi sviluppati in testa”

Città del Vaticano – Gli “ambiziosi impegni presi dagli Stati per limitare l’innalzamento della temperatura media globale a 1,5 C al di sopra dei livelli preindustriali e a fornire le risorse finanziarie necessarie per farlo sono promettenti e anzi essenziali per la sopravvivenza delle comunità più vulnerabili”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede in cui si sottolinea che la delegazione della Santa Sede “ha portato le preoccupazioni di Papa Francesco per la nostra casa comune davanti ai partecipanti alla Cop26, sottolineando il volto umano della crisi climatica, il suo impatto sui più poveri e di coloro che hanno fatto di meno per provocarla”.

La Delegazione della Santa Sede “apprezza gli impegni che gli Stati hanno assunto nelle loro dichiarazioni”. Tuttavia, “c’è ancora molto da fare, è importante essere proattivi nel trovare modi efficaci per attuare gli impegni presi”, si continua nella nota. “Durante queste due settimane sono emerse varie ’lacunè nei campi della mitigazione, dell’adattamento e del finanziamento. Le risorse messe a disposizione per questi tre aspetti, che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, dovranno essere rafforzate e rinnovate per raggiungere questi obiettivi”.

La Santa Sede quindi “spera che la Cop26 possa raggiungere un accordo su una chiara tabella di marcia per colmare queste lacune al più presto, con i Paesi sviluppati in testa”. “La questione delle perdite e dei danni è particolarmente critica per quelle comunità che sono più vulnerabili al cambiamento climatico, come è stato riconosciuto anche nell’appello congiunto dei leader religiosi e degli scienziati il 4 ottobre”.

“Papa Francesco – continua la Santa Sede – ha chiaramente sottolineato il debito ecologico e la solidarietà che i Paesi industrializzati devono ai poveri (Laudato Sì, n. 51 e 52)”. La Delegazione della Santa Sede “auspica che le decisioni finali di questa Conferenza possano essere ispirate da un autentico senso di responsabilità verso le generazioni presenti e future, così come la cura della nostra casa comune, e che queste decisioni possano veramente rispondere al grido della Terra e al grido dei poveri (Laudato Sì, n. 49). ’Il tempo stringe: questa occasione non va sprecata’”, conclude il documento della Santa Sede che riprende le parole di Papa Francesco nel messaggio ai cattolici di Scozia (leggi qui).

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