Papa Francesco: “Chi fa il bene magari non fa carriera ma investe per l’eternità”

14 novembre 2021 | 15:27
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Papa Francesco: “Chi fa il bene magari non fa carriera ma investe per l’eternità”

Francesco all’Angelus: “Quando prendiamo una decisione guardiamo all’eternità. Non sarà forse la più facile, non sarà forse la più immediata, ma sarà quella buona, quello è sicuro”

Città del Vaticano – “Chi fa il bene investe per l’eternità. Quando vediamo una persona generosa e servizievole, mite, paziente, che non è invidiosa, non chiacchiera, non si vanta, non si gonfia di orgoglio, non manca di rispetto, questa è una persona che costruisce il Cielo in terra. Magari non avrà visibilità, non farà carriera, non farà notizia sui giornali, eppure quello che fa non andrà perduto. Perché il bene non va mai perduto, il bene rimane per sempre”.

A dirlo è Papa Francesco durante l’Angelus. Il Pontefice si affaccia su una piazza San Pietro gremita di pellegrini che sfidano il vento e la pioggia per ascoltare e pregare col Santo Padre. Bergoglio, prendendo spunto dal brano evangelico odierno, fa notare come “le cose che cadono sotto i nostri sensi e ci danno subito soddisfazione ci attirano, mentre le parole del Signore, pur belle, vanno oltre l’immediato e richiedono pazienza”. Noi, invece, “siamo tentati di aggrapparci a quello che vediamo e tocchiamo e ci sembra più sicuro. È umano, la tentazione è quella”. Ma “il discepolo fedele, per Gesù, è colui che fonda la vita sulla roccia, che è la sua Parola che non passa (cfr Mt 7,24-27)”.

Francesco quindi interroga i fedeli: “qual è il centro, qual è il cuore pulsante della Parola di Dio? Che cosa, insomma, dà solidità alla vita e non avrà mai fine? Ce lo dice San Paolo. Il centro, proprio, il cuore pulsante, quello che dà solidità, è la carità. Chi fa il bene investe per l’eternità. Magari non avrà visibilità, non farà carriera, non farà notizia sui giornali, eppure quello che fa non andrà perduto. Perché il bene non va mai perduto, il bene rimane per sempre”.

E nuovamente interroga i credenti: “In che cosa stiamo investendo la vita? Su cose che passano, come il denaro, il successo, l’apparenza, il benessere fisico? Di queste cose, noi non porteremo nulla. Siamo attaccati alle cose terrene, come se dovessimo vivere qui per sempre? Mentre siamo giovani, in salute, va bene tutto, ma quando arriva l’ora del congedo dobbiamo lasciare tutto”. E prima della benedizione dà “un consiglio per prendere le scelte importanti. Prima di decidere, immaginiamo di stare davanti a Gesù, come alla fine della vita, davanti a Lui che è amore. E pensandoci lì, al suo cospetto, alla soglia dell’eternità, prendiamo la decisione per l’oggi. Così dobbiamo decidere: sempre guardando l’eternità, guardando Gesù. Non sarà forse la più facile, non sarà forse la più immediata, ma sarà quella buona, quello è sicuro”.

Dopo la benedizione, il Papa ricorda la V Giornata Mondiale dei Poveri (leggi qui), il cui grido, “unito al grido della Terra – prosegue -, è risuonato nei giorni scorsi al Vertice delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico della Cop26, a Glasgow”. Francesco incoraggia “quanti hanno responsabilità politiche ed economiche ed agire subito con coraggio e lungimiranza; al tempo stesso invito tutte le persone di buona volontà ad esercitare la cittadinanza attiva per la cura della casa comune”. E annuncia: “Si aprono le iscrizioni alla piattaforma Laudato si’, che promuove l’ecologia integrale”.

Il Pontefice ricorda anche che oggi si celebra “la Giornata Mondiale del Diabete, malattia cronica che affligge molte persone, anche giovani e bambini. Prego per tutti loro e per quanti ne condividono ogni giorno la fatica, come pure per gli operatori sanitari e i volontari che li assistono”. Infine, l’immancabile saluto: “A tutti auguro una buona domenica. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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