Roma, utilizzava casa e cantina come basi per lo spaccio: giovane pusher in manette

14 novembre 2021 | 13:03
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Roma, utilizzava casa e cantina come basi per lo spaccio: giovane pusher in manette
Roma, utilizzava casa e cantina come basi per lo spaccio: giovane pusher in manette
Roma, utilizzava casa e cantina come basi per lo spaccio: giovane pusher in manette

L’arresto del 26enne rientra nell’ambito delle operazioni della Polizia che hanno portato a far scattare le manette ai polsi di ben 15 spacciatori

Roma – Continua senza sosta la lotta della Polizia di Stato allo spaccio, in varie zone della capitale: 15 sono i pusher arrestati per la vendita di diversi stupefacenti quali hashish, marijuana, crack, eroina e cocaina.

In particolare, nel “Bronx” di Primavalle, agglomerato di abitazioni nel quale svettano 4 torri di circa 15 piani, gli investigatori del XIV Distretto, dopo una complessa attività info-investigativa, hanno arrestato 2 spacciatori e ne hanno denunciato un terzo.

Tenuto d’occhio un palazzo attorno al quale erano stati notati degli strani movimenti, i poliziotti hanno individuato un romano di 26 anni, il “pusher fornitore”: il ragazzo, nella prima circostanza, dopo essere stato contattato da un 20enne romano, guardandosi attorno con fare guardingo, è entrato nelle cantine che si trovano sul retro del palazzo, per uscirne poco dopo con un involucro poi consegnato al 20enne.

Quest’ultimo, fermato dagli agenti, è stato trovato in possesso di 200 grammi di polline di hashish e per questo arrestato per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

In un secondo episodio il 26enne ha venduto 100 grammi di nettare di hashish a un 25enne romano poi denunciato dagli agenti: in quest’occasione gli investigatori, entrati nel portone con uno stratagemma, hanno seguito il 26enne, che stava riponendo in tasca 360 euro, fino alla sua abitazione e sono quindi entrati con lui.

Nell’appartamento sono stati trovati 100 grammi di nettare di hashish marchiato Scooby Doo e 50 grammi di polline di hashish marchiato Gelato 31, più altri frammenti; nella cantina, infine, erano nascosti, all’interno di uno zaino, 3 chili e mezzo della stessa sostanza, dai quali sarebbero state ricavate più di 50mila dosi: arrestato, il 26enne dovrà rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti, ai fini di spaccio.

Gli investigatori del commissariato Torpignattara, invece, durante un controllo ad un uomo sottoposto agli arresti domiciliari, hanno sentito un forte odore di hashish e, chieste spiegazioni al figlio, hanno notato nel ragazzo nervosismo e ostilità: perquisita l’abitazione, in diversi nascondigli nella camera del 26enne romano, hanno trovato circa 1 chilo e 400 grammi di droghe tra hashish, marijuana e funghi allucinogeni, più il materiale per il confezionamento delle dosi e, per questo, è stato tratto in arresto.

Altri 12 pusher sono stati arrestati, in diverse circostanze, nelle zone di Porta Maggiore, Tor Bella Monaca, Casilino, Prenestino, Cinecittà, Quadraro, San Basilio, Fidene, Aurelio e Tivoli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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