
La richiesta di aiuto di una mamma e del suo ragazzo che raccontano di essere vittime di soprusi
Ponza – Si sentino perseguitati al punto da aver formalizzato una serie di denunce alle istituzioni, ma si sentono anche non garantiti dalle istituzioni perchè “nulla si è mosso”.
Si tratta della storia di una mamma sola con suo figlio, un ragazzo di 13 anni che raccontano di essere vittime di soprusi, minacce e anche aggressioni.
La loro abitazione si trova una delle zone più suggestive dell’isola di Ponza, Chiaia di Luna, eppure la qualità della loro vita è ben altro rispetto al luogo incantevole nel quale vivono.
“In 9 anni ho presentato più di un centinaio di denunce – dice Daniela, la mamma di Ponza esasperata -. Mi sono rivolta a tutte le forze dell’ordine e sono andata anche in Procura. Ma nessuno ci aiuta”.
Nelle denunce Daniela e suo figlio rappresentano come, in diverse occasioni, siano stati presi di mira “con sassi e pezzi di legno”, sottolineando anche che il loro sonno è interrotto “da continui rumori e televisione a tutto volume”.
Tra i vari fatti riportati, la donna sottolinea anche che qualcuno si è rivolto a lei per manifestare l’intenzione di fare rumore fino a farla diventare pazza.
Insomma Daniela e il figlio sono stanchi e chiedono a chi di competenza di “intervenire per risolvere la situazione. Non è possibile che una madre sola con un ragazzo non possa sentirsi protetta”.
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