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Gualtieri incontra il Papa: Vaticano e Campidoglio uniti per il “Giubileo degli ultimi”

Primo incontro tra il neosindaco di Roma e il Pontefice. Gualtieri: "Saranno anni di grande collaborazione con la Santa Sede, per il Giubileo del 2025"

Città del Vaticano – Un’ora di colloquio con al centro l’organizzazione del Giubileo del 2025. Questa la sintesi dell’incontro avvenuto questa mattina in Vaticano tra il neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e Papa Francesco. Il Pontefice ha ricevuto il primo cittadino della capitale, come da prassi, nel suo studio, sito all’ultimo piano del Palazzo Apostolico. Un faccia a faccia dopo il quale, a quanto si apprende, il primo cittadino è rimasto profondamente toccato ed emozionato.

Al centro del colloquio l’unicità di Roma, l’amore verso la Città Eterna e la grande collaborazione che ci sarà tra Campidoglio e Santa Sede in vista del Giubileo del 2025. Un grande evento che dovrà vedere al centro gli ultimi, dei più disagiati. Ma non solo l’Anno Santo: altri temi affrontati nel corso della discussione infatti sono stati l’Europa, il contrasto ai cambiamenti climatici, la cura degli anziani ed rapporto con le giovani generazioni. C’è stato anche uno scambio di doni. Il sindaco ha regalato al pontefice dei sandali francescani realizzati da una cooperativa di denuiti, insieme ad una donazione del Comune al centro Astalli.

“Molto felice ed emozionato di esser stato ricevuto in udienza questa mattina da Papa Francesco, una personalità straordinaria in grado di mettere a proprio agio chiunque e allo stesso tempo di offrire sempre profonde riflessioni. Il suo magistero nel segno della speranza, della pace, della fratellanza è un punto di riferimento fondamentale per tutti gli uomini di fronte alle grandi sfide del nostro tempo”, scrive il sindaco di Roma sulla sua pagina Facebook.

“Abbiamo parlato anche di Roma e della sua unicità: saranno anni di grande collaborazione con la Santa Sede, per il Giubileo del 2025 e nel comune impegno a sostegno degli ultimi e dei più deboli. Perché, come lo stesso Papa Francesco ha scritto, ‘Roma vivrà la sua vocazione universale, solo se diverrà sempre più una città fraterna’”, conclude il primo cittadino.

(Il Faro online)