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Passaggio da Alitalia a Ita, Fico scrive e protesta con Draghi

Casus belli il dl Infrastrutture sul passaggio a Ita: "Chiesto e non trasmesso documento"

Roma – Durante l’esame del decreto legge Infrastrutture, in particolar modo dell’articolo 7 relativo al passaggio da Alitalia a Ita, la presidente della commissione Trasporti della Camera aveva chiesto al ministro dei Trasporti la trasmissione della decisione della Commissione europea richiamata nello stesso provvedimento, relativa agli aiuti di Stato. Richiesta rimasta inevasa. Questo “le rappresento affinché si possa per il futuro, sulla base dell’univoco quadro normativo sopra richiamato e nel rispetto delle esigenze di riservatezza poste dalla disciplina dell’Unione europea, dare seguito alle richieste di trasmissione documenti ed informazioni su procedimenti in materia di aiuto di Stato avanzate dagli organi parlamentari”. Lo sottolinea il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi.

“Le scrivo – afferma Fico nella lettera a Draghi, trasmessa per conoscenza ai presidenti delle commissioni permanenti di Montecitorio – con riferimento alla trasmissione alle Camere da parte del Governo di decisioni adottate dalla Commissione europea in materia di aiuti di Stato, che siano alla base di disposizioni contenute in provvedimenti oggetto di esame parlamentare”. Casus belli il decreto legge Infrastrutture e in particolar modo l’articolo 7 contenente ‘Disposizioni urgenti in materia di trasporto aereo’, relative al passaggio da Alitalia a Ita.

Durante l’esame del testo da parte della Camera, ricostruisce Fico, la presidente della commissione Trasporti chiede al ministro dell’Economia la trasmissione della decisione della Commissione europea richiamata nel provvedimento. Una richiesta che viene avanzata in due occasioni, 28 settembre e il 19 ottobre, anche dal capogruppo di Liberi e uguali, Federico Fornaro. Il 30 settembre e il 20 ottobre Fico gira quest’ultime richieste al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che inoltra “una nota del ministero dell’Economia e delle Finanze, con cui si assicurava la trasmissione dell’atto richiamato non appena ultimata la complessa procedura prevista per la sua pubblicazione a livello europeo”.

“Non essendo stato tale atto trasmesso, nel corso della seduta della Assemblea della Camera dello scorso 28 ottobre, nella quale si è proceduto alla approvazione del disegno di legge di conversione, deputati di diversi Gruppi parlamentari – sottolinea Fico – hanno rilevato come questo ramo del Parlamento abbia dovuto deliberare su una questione complessa e delicata, come quella disciplinata dall’articolo 7, comma 2, del provvedimento, senza avere piena conoscenza delle cruciali prescrizioni della Commissione europea in materia”.

Da queste premesse parte l’affondo di Fico. “Ritengo opportuno rammentare che, ai sensi dell’articolo 14, comma 3, della legge n.234 del 2012, quando una decisione in materia di aiuti di Stato o una procedura d’infrazione avviata nei confronti dell’Italia è posta ‘alla base di un disegno di legge d’iniziativa governativa, di un decreto legge o di uno schema di decreto legislativo sottoposto a parere parlamentare, nonché in ogni altro caso, su richiesta di una delle due Camere, il presidente del Consiglio dei ministri o il ministro per gli Affari europei comunica alle Camere le informazioni o i documenti relativi a tali atti’. In base al comma 5 del medesimo articolo, il Governo può raccomandare l’uso riservato delle informazioni e dei documenti così trasmessi”.

“A tali disposizioni -ricorda ancora Fico- è stata data applicazione, sin dalla entrata in vigore della legge n.234 del 2012, con riferimento alle procedure di infrazione oggetto di disposizioni contenute nei disegni di legge europea o di delegazione europea, attraverso la loro sistematica trasmissione alle commissioni parlamentari competenti da parte del ministro o sottosegretari per gli Affari europei”.

“Le commissioni competenti hanno inoltre chiesto e ottenuto, con le medesime modalità, la trasmissione di procedure di infrazione poste alla base di ulteriori progetti di legge o schemi del Governo. Nei casi in cui il Governo ha raccomandato l’uso riservato dei documenti così trasmessi, ne è stata consentita la visione ai componenti delle commissioni competenti presso le relative segreterie senza poterne ottenere copie”. Dopo questo ampio excursus, Fico conclude quindi la lettera chiedendo a Draghi che in futuro le richieste “di trasmissione documenti ed informazioni su procedimenti in materia di aiuto di Stato avanzate dagli organi parlamentari” vengano accolte. (fonte Adnkronos)