Il Fatto

Fiumicino, mamma sola con due bambine sfrattata. L’Onu striglia (di nuovo) l’Italia

20 novembre 2021 | 20:09
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Fiumicino, mamma sola con due bambine sfrattata. L’Onu striglia (di nuovo) l’Italia

Già a luglio scorso l’Onu aveva ripreso l’Italia per gli sfratti nel comune di Fiumicino. Isopo: “Ora attendiamo l’intervento dell’ufficiale giudiziario, ma soprattutto del Governo italiano e del sindaco Montino”

Fiumicino – “Il Comitato per i diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite, ai sensi del Protocollo facoltativo al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali ha risposto all’appello di Unione Inquilini Fiumicino con sentenza che nega la possibilità allo Stato italiano di sfrattare Luana, una donna sola con due minori, senza assicurare al suo nucleo un alloggio adeguato. L’Italia è richiamata dall’Onu, per l’ennesima volta, ad ottemperare agli impegni presi a livello internazionale sui diritti sociali”. A parlare è Walter De Cesaris, segretario Nazionale Unione Inquilini.

Non è la prima volta che gli organismi delle Nazioni Unite riprendono l’Italia sulla vicenda degli sfratti a Fiumicino: a luglio scorso (leggi qui) l’Alto Commissariato per i Diritti dell’Uomo chiese allo Stato italiano di sospendere lo sfratto di una famiglia del piano di zona Isolato Stazione di Fiumicino, raggiunta da un ordine di sgombero firmato dal Tribunale fallimentare di Roma, per scongiurare “danni irreparabili mentre il caso verrà affrontato dall’Istituzione internazionale”.

“La storia di Luana è comune a migliaia di famiglie in Italia, lei sola con due bambine ha perso il lavoro precario e la possibilità di pagare l’affitto. Una spirale nella quale sono precipitate tante persone alle quali le amministrazioni non sono in grado di garantire il passaggio di casa in casa sancito invece dal diritto internazionale”, spiega Emanuela Isopo segretaria di Unione Inquilini Fiumicino.

“Nel nostro Paese, anche nelle città più piccole, mancano politiche abitative strutturali. Luana infatti avrebbe diritto alla casa popolare, si trova infatti nella graduatoria pubblica, e nonostante Fiumicino abbia un patrimonio di 700 alloggi questi non sono sufficienti a soddisfare il bisogno degli aventi diritto, se aggiungiamo a questo che da due anni non vengono effettuate assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica lo scenario è ancora più preoccupante”, prosegue Isopo.

Oggi abbiamo fatto un primo passo verso la legalità grazie a Unione Inquilini e l’Alleanza Internazionale degli Abitanti che tra mille difficoltà sono riuscite a sottoporre la questione all’Onu. Ora con Luana attenderemo il 24 novembre l’intervento dell’ufficiale giudiziario, ma soprattutto l’intervento del Governo italiano e del Sindaco Montino che deve rispettare la sentenza proponendo alla famiglia un alloggio adeguato”, conclude.

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