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E’ morto fratel Jean-Pierre, l’unico sopravvissuto al massacro dei monaci di Tibhirine

22 novembre 2021 | 17:07
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E’ morto fratel Jean-Pierre, l’unico sopravvissuto al massacro dei monaci di Tibhirine

L’unico sopravvissuto al massacro dei monaci di Tibhirine è morto in Marocco all’età di 97 anni

Parigi – Era l’unico sopravvissuto al massacro dei monaci di Tibhirine. Fratel Jean-Pierre Schumacher è morto ieri, domenica 21 novembre, in Marocco all’età di 97 anni. A darne la notizia è il quotidiano cattolico francese La Croix, ripreso in Italia dal Sir. È stato trovato morto dai suoi confratelli ed aveva ricevuto il sacramento degli infermi in mattinata.

Nato nel 1924 in Lorena, cresciuto in una famiglia operaia cattolica di sei figli, studiò dai padri maristi. Ordinato sacerdote nel 1953, entrò nell’Abbazia di Notre-Dame de Timadeuc in Bretagna.

Fu su richiesta del vescovo di Algeri che partì nel 1964 per Tibhirine, in Algeria, con altri tre monaci di Timadeuc, per “costruire lì una piccola comunità in mezzo a un ambiente musulmano, vivendo povero tra i poveri”. Come in ogni monastero trappista, la vita dei monaci era fatta di preghiera e lavoro. Nonostante il loro ardente desiderio di stabilire un dialogo con i credenti musulmani, i fratelli erano coscienti del pericolo che stavano correndo ma avevano deciso collettivamente di rimanere nel loro monastero, nonostante le minacce.

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, sette monaci del suo monastero furono rapiti da uomini armati. Fratel Jean-Pierre Schumacher era il portiere di notte del convento. Stava pregando in ginocchio accanto al letto quando la maniglia scricchiolò. “Girava a vuoto perché, come ogni sera, avevo sganciato il chiavistello, per sicurezza”, racconta in “The Spirit of Tibhirine”, libro scritto con il giornalista Nicolas Ballet. Pensando che i monaci fossero sette, mentre erano otto, gli uomini armati se ne andarono. Perché solo lui sopravvisse al massacro? Fu una suora svizzera a dargli una risposta: “Ci sono fratelli portati a testimoniare con il dono della loro vita e altri a farlo attraverso la loro vita”.

Quattro anni dopo quella tragedia, fratel Jean-Pierre si è stabilito definitivamente a Midelt in una piccola comunità di monaci trappisti dell’Ordine Cistercense nell’Atlante marocchino, insieme a otto fratelli. Durante la sua visita apostolica in Marocco nel 2019, Papa Francesco aveva incontrato Jean-Pierre. Sempre secondo quanto riporta il quotidiano La Croix, i suoi funerali dovrebbero essere celebrati martedì 30 novembre nel monastero di Nostra Signora dell’Atlante dove ha concluso la sua vita. (fonte Ansa)

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