Il premier Draghi si racconta: “Da piccolo sognavo di fare il giocatore di basket”

24 novembre 2021 | 07:27
Share0
Il premier Draghi si racconta: “Da piccolo sognavo di fare il giocatore di basket”

Draghi visita il punto luce di Save the Children a Torre Angela: “Tutti cerchiamo la strada, anch’io la sto cercando, ma è chiaro che più si è giovani più è difficile perché non avete passato”

Roma –  “Cercate sempre di pensare a quel che state facendo, farlo bene e divertirvi. Tutti cerchiamo la strada, anch’io la sto cercando, ma è chiaro che più si è giovani più è difficile perché non avete passato. Ma quel che è importante è ricordarvi che voi siete la cosa più importante che avete, siete voi la cosa che conta di più, se vi sentite coinvolti. Ci vuole passione più che grinta, trovare sempre le cose che vi fanno appassionare”. Così il premier Mario Draghi, visitando il punto luce di Save the Children nel quartiere capitolino di Torre Angela.

“Da piccolo, da giovane, mi sarebbe piaciuto essere un atleta, possibilmente un buon giocatore di pallacanestro – racconta – Poi se mi guardate le gambe direte: ‘come potevi pensare di essere un giocatore di basket se sei così basso? All’epoca la mia altezza andava benino per certi ruoli, per il resto no. E’ una delle cose che ho provato e non è andata bene ma mi sono divertito tantissimo nel frattempo. Poi mi sono reso conto che non è tanto importante quel che vuoi diventare ma quello che sei”.

“Io sono cresciuto in un Paese che cresceva fantasticamente bene, c’erano posti di lavoro per tutti e non c’era ansia – dice il premier – Ma è cambiato tutto e un po’ per tutti. Oggi è fondamentale l’educazione, l’università, l’apprendistato, sono diventate tutte più importanti. Questo carica noi, chi sta al governo, di una responsabilità particolare, perché dobbiamo fare cose che non sono state fatte prima e farle in fretta, tante, perché voi crescete rapidamente. Io l’ho detto anche nel mio discorso di insediamento, l’impegno del governo in questo c’è”.

“La cosa più importante è ora, quel che stai facendo in quel momento della tua vita – sottolinea – L’importante è che ci si senta pienamente coinvolto da quel che stai facendo, il problema è quando non ti senti più coinvolto, da quello che fai, dalle persone che hai intorno e che frequenti. Sognare fa bene ed è giusto, però quel che conta è oggi, è ora”.

A chi gli domanda come sia arrivato a ricoprire ruoli come quelli che vanta, “di scelte io in realtà ne ho fatte pochissime – risponde Draghi – l’esperienza mi ha insegnato che tu stai vivendo ora, e devi far di tutto per fare quel che stai facendo al meglio possibile. Uno dei messaggi che mi hanno lasciato i miei genitori è quello di fare al meglio le cose perché poi non sei tu a scegliere ma è la gente che sceglie te. Non ho mai fatto piani, cose, ho sempre lavorato, ho cercato di far bene. E’ importantissimo secondo me quel che fai in quel momento, è lì che vedi te stesso. Identificarsi con quello che fai è la cosa più importante”.

“Per tantissimi anni non si è capito che i giovani sono il futuro – afferma il presidente del Consiglio – Questo mondo sta diventando sempre più vecchio, bisogna capire che il futuro sono i giovani e il futuro in cui vivono. Finalmente si è capito, ad esempio, che il clima è importantissimo in questo. I governi stanno investendo una enorme quantità di fondi per ridurre le emissioni e voi ci dite tutti i giorni che non è abbastanza. Ed è giustissimo, perché con tutti i richiami che ci rivolgete comunque si procede lentamente, figurati se non ci foste voi. Poi bisogna investire su educazione, sul futuro, noi abbiamo avuto esperienze profondamente diverse rispetto alla vostra”.

Ed “è molto importante che le decisioni siano prese con i giovani. Prima del G20 sul clima a Milano c’è stata una grande riunione, si chiamava ‘Youth for climate’, e sono venuti 450 giovani da varie parti del mondo che lavoravano su questo. Lì è stato chiarissimo che certe decisioni vanno prese con i giovani. Siete quelli che avranno più conseguenze su quel che accadrà su clima e ambiente, infatti abbiamo promesso che queste cose si devono fare con voi”.

E poi “stiamo lavorando per creare tantissimi punti luce, portare più sport nella scuola, fare della scuola una comunità. Il governo ha investito tantissimo nelle palestre e nel tempo pieno, sono state investite tante risorse in questo e la situazione sta migliorando. L’obiettivo è che i ragazzi tornino a scuola nel pomeriggio. Perché a un certo punto i grandi hanno iniziato a capire che voi siete al primo posto” dice il premier .

“Siete fortunati parecchio ad avere questo posto dove vi vedete tra voi – dice il presidente del Consiglio – e avete queste persone bravissime che vi vogliono un bene straordinario, perché comincia tutto da lì, dal loro affetto e da quello che sapete darvi tra voi. Appena entri qui si sente un amore pazzesco e vi ringrazio per avermi invitato”.