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L’Italia Team all’Expo di Dubai: lo Sports Day per celebrare le medaglie di Tokyo

Antonella Palmisano, Simone Barlaam, Ruggero Tita e Caterina Banti tra i protagonisti dell’evento, insieme a Malagò e Pancalli

Riflettori accesi, va in onda lo sport. Quello che emoziona, vince, conquista. L’immagine migliore del Paese nel mondo. Il fantastico rewind di un 2021 indimenticabile è andato in scena al Padiglione Italia a Dubai, all’interno della cornice dell’Expo 2020, per celebrare i fantastici successi di un anno speciale e i protagonisti che onorano e danno lustro al Paese con le loro imprese.

L’Italian Sports Day ha declinato il movimento nelle sue innumerevoli proiezioni vincenti, offrendone una visione ‘universale’ dal punto di vista agonistico, economico e progettuale. La giornata è stata aperta dal saluto di Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2020 e dai messaggi introduttivi del Sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, nel panel “La Bellezza dello Sport”.

Paolo Glisenti ha sottolineato la centralità attribuita allo sport nell’ambito dell’evento. “Conosciamo l’importanza di questo straordinario mondo per i valori che promuove e per la grande importanza che riveste a livello sociale. È la prima volta che l’EXPO consacra lo sport come tema centrale della manifestazione e siamo orgogliosi di questa novità. È uno strumento che crea connessione, all’insegna della multidisciplinarità e dello scambio di esperienza. Sono grato a tutti i partecipanti perché ci insegnano come la sfida e il rispetto umano sono parte della stessa esperienza”.

Valentina Vezzali ha voluto sottolineare il punto di partenza di un anno scintillante. “Vogliamo esaltare lo sport, la sua bellezza e il nostro Paese. La pandemia ha colpito duramente questo settore, che ha sofferto molto ma ha reagito alle difficoltà e ci ha regalato un’estate magica ricca di soddisfazioni e di record. Il movimento offre opportunità di lavoro e che concorre al Pil nazionale. Lo sport è vita, fatica, emozioni, amore. Nella mia lunga carriera ci sono state molte vittorie ma anche lacrime versate per un obiettivo non centrato. Lo sport è stato la mia seconda casa, la mia famiglia quando ero lontana migliaia di chilometri da casa e mi ha permesso di superare le mie insicurezze, perché fa sognare e offre una seconda vita a chi pensa che ha perso tutto”.

Il presidente Malagò: “Ricordo quando Paolo Glisenti mi parlò di questo progetto in modo entusiastico e devo confessare che ha sempre immaginato lo sport al centro della scena, anche prima dei successi conquistati. Siamo fieri delle eccellenze presenti, perché sono loro a rendere grande il Paese. Siamo portatori di un valore, quello di essere italiani, e lo siamo soprattutto quest’anno per quanto abbiamo fatto. Magari tra qualche anno ci saranno persone più importanti, più colte e capaci di noi, persone del cinema, del teatro, della letteratura, della scienza o dell’università, ma in questo momento lo sport e l’Italia Team uniscono tutti nella bellezza di un momento meraviglioso. Dietro ai successi non c’è casualità, ma tanto lavoro. Poi ci sono le variabili, certo, ma il nostro obiettivo, con la Preparazione Olimpica, è utilizzare al massimo il nostro talento, senza dimenticare l’aspetto umano. L’Expo è una cassa di risonanza che permette di raccontare al mondo lo sport italiano: vogliamo che questo momento continui”.

Il presidente Pancalli: “Al di là delle 109 medaglie conquistate alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi e del ‘pezzettino’ di prodotto lordo cui concorre, grazie allo sport si realizza una rivoluzione culturale” e “barriere impensabili da abbattere sono venute giù. Di tutto ciò ne guadagna il Paese, che deve essere pronto a raccogliere le sfide. Lo sport è uno strumento per sostenere e celebrare le potenzialità del Paese, non solo gli aspetti economici, ma anche la bellezza: oggi l’Italia è vista come un’eccellenza da imitare in questo campo. Ma non solo, lo sport serve anche ad apprezzare le diversità”.

L’amministratore delegato di Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari, è intervenuto invece nel panel dedicato a “Next, i grandi eventi sportivi”, con vista sui Giochi Olimpici Invernali assegnati all’Italia. “È una rivoluzione dolce quella che stiamo cercando di mettere in atto, con un grandissimo supporto del CIO. Ci sono state due o tre idee rivoluzionarie che abbiamo portato avanti e che siamo riusciti a far accogliere nella nuova agenda. Il primo passaggio è l’approccio strategico, people-centric, partire dalle persone: la nostra società ha un bisogno di sport assoluto, l’unica cosa che può modificarla all’interno. Lo sport unisce e fa bene. I Giochi invernali sono vissuti a volte come i cugini poveri di quelli estivi. Noi stiamo cercando di rompere questa logica, di farli diventare i Giochi di tutti gli italiani a partire dal momento in cui a Pechino prenderemo la bandiera olimpica e paralimpica. L’inizio di un viaggio che deve durare 4 anni, in cui l’Italia deve diventare un grande stadio a cielo aperto”. Il CEO dell’Inter, Alessandro Antonello, ha illustrato “I M FC Internazionale Milano – il Made in Italy dal campo di calcio al mondo”.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio ha invece aperto la sessione dedicata a “I 100 anni di Monza e il GP del Made in Italy: L’Italia doppia eccellenza mondiale del Motorsport”, con gli interventi del Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani e del CEO di Formula One Group, Stefano Domenicali.

“Lo sport Italiano ha dimostrato di essere un volano straordinario per la promozione a tutto campo del Made in Italy. Penso alle sinergie tra sport e nutrizione e alla valorizzazione della dieta mediterranea quale stile di alimentazione e di vita sano; alle sinergie con moda e design, come dimostrato dalle divise ufficiali disegnate da Armani per la Nazionale di calcio a Euro 2020. Altrettanto importante è il legame tra sport e ricerca scientifica e tecnologica, sia in ambito di attrezzature ordinarie che nello sviluppo di protesi e dotazioni per i campioni Paraolimpici”, ha dichiarato il Ministro Di Maio. “Il linguaggio universale dello sport ha un ruolo fondamentale quale strumento di educazione e inclusione sociale, ma anche di diplomazia, favorendo il dialogo e la pace tra i popoli e l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU”.

Folta la presenza di atlete ed atleti, a partire dagli ori di Tokyo 2020 Ruggero Tita e Caterina Banti (Vela – Nacra 17), Antonella Palmisano (Atletica – Marcia 20 km) e Luigi Busà (Karate – Kumite) per passare poi agli argenti della sciabola a squadre Luca Curatoli ed Enrico Berrè e le Farfalle medaglie di bronzo della ginnastica ritmica, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandrea, accompagnate dalla dt della Nazionale e membro di Giunta CONI, Emanuela Maccarani. A rappresentare il mondo paralimpico saranno, invece, la medaglia d’oro a Tokyo nel nuoto, Simone Barlaam, Vincenza Petrilli, argento nel tiro con l’arco e Veronica Yoko Plebani, bronzo nel paratriathlon.

Nel panel “Donne e Sport” protagoniste Novella Calligaris, Emanuela Maccarani, Vincenza Petrilli, Antonella Palmisano e Caterina Banti con le loro esperienze di successo e la testimonianza del ruolo rivestito dallo sport per valorizzare le loro ambizioni, dando voce al talento. (coni.it)

(foto@coni.it)

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