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Vaccinati all’estero, ma in Italia non vale. Il calvario degli “esodati” del Covid

26 novembre 2021 | 17:30
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Vaccinati all’estero, ma in Italia non vale. Il calvario degli “esodati” del Covid

“So che questa situazione riguarda sia molti stranieri, che molti italiani vaccinati all’estero. Ma non so più cosa fare, né a chi rivolgermi”

Il rilascio del Green Pass dopo avvenuta vaccinazione con vaccini anti-Covid non riconosciuti in Italia è diventata un’impresa sempre più difficile: sono molti, infatti, gli stranieri che, seppur vaccinati con doppia dose, ad esempio, del vaccino russo Sputnik, non riescono ad ottenere un certificato verde che sia valido anche in Italia.

Il paradosso si viene a creare perché chi è stato già immunizzato all’estero con un vaccino non riconosciuto dall’Ema, non può sottoporsi ad un nuovo ciclo di vaccinazione, avendo già effettuato entrambe le dosi, perché le Asl non hanno il permesso di farlo. Cosa fare, quindi, se una persona vaccinata lavora in Italia,ma non si vede riconosciuto il certificato verde? Non potrebbe nemmeno andare a lavorare, senza contare le restrizioni relative a palestre, cinema, bar e ristoranti al chiuso. Si tratta di una problematica che sta creando molti disagi anche alle comunità straniere residenti a Fiumicino: solo la vaccinazione in Italia rende subito valido il Green Pass.

Un altro grave problema, sorge con gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale fuori dall’Europa: “Sono una italiano residente a Roma, ma mi sono vaccinato in America, per ricongiungimento familiare, la scorsa primavera con doppia dose del vaccino Pfizer – racconta il signor Marcello a ilfaroonline.it -. Da quando sono rientrato in Italia, nessuno riesce a darmi chiarimenti per quanto riguarda la validazione del mio Green Pass: ho contattato tutti gli ospedali e le Asl di Roma, ma nessuno sa cosa dirmi. Un fastidioso gioco di rimpalli di responsabilità che, ad oggi, ancora non mi ha portato a nulla.

L’ultima spiaggia, è stato l’indirizzarmi verso la Asl di Ostia, ma anche lì, il nulla. Anzi, mi è stato riferito che questo servizio è stato sospeso a tempo indeterminato. So che questa situazione riguarda sia molti stranieri, che molti italiani vaccinati all’estero. Ma non so più cosa fare, né a chi rivolgermi”.

Si tratta di un vuoto normativo o di mancanza di strumenti per coprire ed affrontare tutte le situazioni relative alle vaccinazioni? Fatto sta che è un disagio, questo, che stanno vivendo molti cittadini e che andrà ad aumentare in vista dell’obbligo del Super Green Pass (leggi qui): la certificazione rafforzata che sarà solamente a disposizione di chi è vaccinato contro il Covid o di chi è guarito dal Coronavirus.
(Il Faro online)