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Santa Marinella, violano le norme ambientali: sequestrato un cantiere

27 novembre 2021 | 12:36
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Santa Marinella, violano le norme ambientali: sequestrato un cantiere

I carabinieri hanno accertato irregolarità sotto il profilo amministrativo e delle autorizzazioni utili all’inizio dei lavori,

Santa Marinella – I Carabinieri della Stazione di Santa Marinella, nell’ambito di una serie di controlli finalizzati a prevenire e reprimere le violazioni edilizie in materia ambientale e paesaggistica, hanno denunciato in stato di libertà 4 persone, alcune delle quali già note alle forze dell’ordine, e posto sotto sequestro un intero cantiere.

Nello specifico, questo è stato l’epilogo di un controllo effettuato presso uno dei tanti cantieri recentemente sorti lungo la S.S. 1 Aurelia: uno sbancamento di terreno che però, benché avviato pochi giorni prima, non era sfuggito ai Carabinieri della locale Stazione impegnati di pattuglia, che hanno deciso pertanto di approfondire la situazione.

Ecco allora che, fatto accesso al cantiere, balzavano immediatamente al loro occhio alcune irregolarità sotto il profilo amministrativo e delle autorizzazioni prodromiche all’inizio dei lavori, le quali risultavano incomplete ovvero del tutto mancanti. Le mancanze riscontrate sono state avvalorate inoltre dalle relazioni rilasciate dai tecnici della locale Amministrazione Comunale e della Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Roma, intervenuti sul posto su richiesta proprio dei Militari dell’Arma.

Essendo l’area interessata effettivamente sottoposta a vincolo paesaggistico, per il cantiere sono scattati immediatamente i sigilli e l’attività in corso è stata totalmente sospesa.

Nel corso dei controlli, inoltre, i Carabinieri verificavano anche come il materiale terroso di risulta fosse stato accantonato in maniera irregolare, gravando di ulteriori responsabilità gli addetti ai lavori che, tutti identificati, dovranno ora rispondere di molteplici violazioni di carattere penale sia afferenti il D.Lgs. 152/2006, il cosiddetto Testo Unico ambientale, che il D. Lgs. 42/2004, il Codice dei beni culturali e del paesaggio, oltre a pagare salate sanzioni pecuniarie amministrative.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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