Smantellate piazze dello spaccio a Tor Bella Monaca e San Basilio: 9 arresti

1 dicembre 2021 | 09:08
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Un’operazione svolta dalla Squadra Investigativa del III Distretto Fidene – Serpentara, in sinergia con il III Gruppo “Nomentano” della Polizia Locale Roma Capitale,

Roma – Il personale della Squadra Investigativa del III Distretto Fidene – Serpentara, in stretta sinergia con personale del III Gruppo “Nomentano” della Polizia Locale Roma Capitale, ha svolto un’articolata e complessa attività di indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.

L’indagine, svolta con la collaborazione della Squadra Mobile, ha permesso di accertare e ricostruire un’intensa attività di spaccio su due quartieri di Roma, , Tor Bella Monaca e San Basilio. La laboriosa indagine si è protratta per tutto il 2020 ed è stata corroborata da attività tecniche di intercettazioni telefoniche, ambientali e di video sorveglianza, nonché da numerosi servizi di osservazione discreta con pedinamento, consentendo di identificare ed acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di numerosi soggetti dediti alla vendita sistematica di sostanze stupefacenti.

Tale fiorente attività ha permesso di creare delle vere e proprie “piazze di spaccio” nei suindicati quartieri di Tor Bella Monaca e San Basilio.

Gli innumerevoli servizi di Polizia Giudiziaria, svolti in stretto raccordo info-investigativo con la Polizia locale Roma-Capitale, hanno portato all’arresto in flagranza di reato di più persone, confermando l’ipotesi investigativa della presenza effettiva sul territorio della capitale di una rete stabilmente dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

Nell’arco temporale dell’intera indagine, sono stati effettuati, nei confronti degli indagati, numerosi riscontri, che hanno permesso di sequestrare ingenti quantitativi di sostanza stupefacente: complessivamente 1 chilo di cocaina, 20 grammi di eroina, 1.3 chilo. di hashish e 120mila euro in contanti.

Gli arresti e contestuali sequestri venivano effettuati in varie zone della capitale ed in particolare nei quartieri periferici di Montesacro, San Basilio, Borghesiana e Casal del Marmo.

Dall’attività tecnica è emerso, in particolare, che nel quartiere Tor Bella Monaca operava un 40enne romano detto “Barattolo”, pluripregiudicato per reati specifici, che in concorso con altri tre uomini, risulta gravemente indiziato di avere immesso nel mercato locale sostanze stupefacenti, variabili in quantità e tipologia, a seconda delle richieste della clientela, come riscontrato dai sequestri effettuati nei confronti di vari individui. Tale attività veniva riscontrata in numerose occasioni, tra cui il 23 luglio 2020, allorquando veniva arrestato un complice poiché trovato in possesso di 200  grammi di cocaina, trasportati all’interno della sua autovettura per conto del 40enne.

Altresì il 9 settembre 2020, veniva effettuato un riscontro probatorio, sempre a carico del 40enne, allorquando veniva arrestata una donna, utilizzata da quest’ultimo quale “Retta” (custode dello stupefacente), che deteneva nella sua abitazione 65 grammi di cocaina e 1.3 chili di hashish.

Le intercettazioni hanno disvelato, altresì, i rapporti che l’uomo intratteneva con persone gravitanti a San Basilio, facendo emergere le figure di altri due uomini che, a loro volta, operavano con altri due complici nello stesso noto quartiere. Uno dei riscontri probatori effettuati, infatti, vedeva uno dei componenti del gruppo, il 2 settembre 2020, cedere a un altro 517 grammi di cocaina, motivo per cui lo stesso veniva tratto in arresto.

In merito a suddetto gruppo di spaccio sono stati effettuati ulteriori riscontri probatori, per evidenziare e confermare l’elevata attività di spaccio posta in essere dai soggetti attenzionati, tra i quali il 31 agosto 2020 due dei componenti del sodalizio che cedevano 4 dosi di cocaina ad un acquirente.

Gravemente indiziato del traffico di sostanze stupefacenti risulta anche un cittadino albanese. L’uomo, nel corso delle indagini, veniva trovato in possesso di ben 120mila euro in contanti senza riuscire a fornire una valida giustificazione sulla provenienza di quella ingente somma di denaro.

Per evidenziare la pericolosità degli indagati giova evidenziare che una delle persone attenzionate, collegata marginalmente agli indagati, veniva attinta con colpi di pistola alla testa, per questioni legate a debiti contratti con lo spaccio di sostanze stupefacenti.

La predetta attività di indagine ha portato all’emissione da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di 9 misure cautelari, di cui 7 custodie cautelari in carcere e 2 custodie cautelari agli arresti domiciliari.

Nell’ambito della consueta collaborazione nella materia della prevenzione e del contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti, hanno operato anche gli agenti della Polizia Locale Roma Capitale, ed ha partecipato alle catture personale della Squadra Mobile di Roma e della squadra investigativa del IV Distretto di P.S. “San Basilio”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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