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Latina, minacce aggravate: finisce in carcere l’uomo che sparò di notte in via Londra

10 dicembre 2021 | 08:57
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Latina, minacce aggravate: finisce in carcere l’uomo che sparò di notte in via Londra

Il 50enne ha cercato di far perdere le sue tracce, ma gli agenti lo hanno beccato ieri in una strada centrale

Latina – È stato arrestato l’autore della notte di terrore e scompiglio vissuta dagli abitanti delle case popolari di Via Londra quando, poco prima di mezzanotte di venerdì 26 novembre, aveva esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un portone.

L’immediato intervento dei poliziotti della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine ha permesso sin da subito di raccogliere numerosi e importanti elementi investigativi, indirizzando i sospetti nei confronti di un 50enne abitante a poca distanza e conosciuto agli operatori per i suoi trascorsi. Nella circostanza venne inoltre rinvenuto un revolver, verosimilmente utilizzato proprio dall’autore degli spari e della sostanza stupefacente.

Le ipotesi investigative sono state poi confermate dalle conseguenti attività di indagine, consistite in perquisizioni, assunzione di informazioni testimoniali ed altro, che hanno consentito di comprovare la responsabilità della persona in argomento; ipotesi accolte e condivise dalla Procura della Repubblica di Latina che ha portato all‘adozione nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’uomo però, prevedendo gli esiti del suo gesto, aveva subito lasciato la propria abitazione per sottrarsi alla cattura, senza però tener conto della tenacia degli agenti della Squadra Volante che, incessantemente, hanno “battuto” il territorio facendogli terra bruciata attorno.

Finalmente, nella tarda mattinata di ieri, gli sforzi sono stati premiati e proprio i poliziotti della Squadra Volante lo hanno rintracciato in una strada del centro cittadino, bloccandolo immediatamente.

L’arrestato, che è chiamato rispondere dei reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, ricettazione, danneggiamento aggravato, minaccia aggravata e violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, al termine degli atti di rito sarà trasferito in carcere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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