Il Fatto

Professore assassinato a Tarquinia, l’arrestato confessa: “Sono stato io a sparare”

11 dicembre 2021 | 18:06
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Professore assassinato a Tarquinia, l’arrestato confessa: “Sono stato io a sparare”

“Sono stato io a sparare” le parole del 68enne accusato dell’omicidio del professore Dario Angeletti

Tarquinia – “Sono stato io a sparare”. È quanto avrebbe confermato Claudio Cesaris, il 68enne accusato dell’omicidio di Dario Angeletti. Da quello che riferisce il legale, Cesaris si sarebbe disfatto dell’arma del delitto. Nessuna premeditazione, dunque, secondo quanto confessato dall’indagato: dopo un colloquio con Angeletti, avvenuto in maniera del tutto casuale e senza previo appuntamento, avrebbe avuto un raptus. Forse una frase mal digerita, secondo quando trapela. I due, fanno sapere i legali, non si sarebbero mai incontrati prima: nessuna conoscenza pregressa.

“Non ho seguito Dario Angeletti. Non c’è stato il pedinamento. A Tarquinia ci andavo spesso a passeggiare” le parole di Cesaris al magistrato, rigettando le accuse di pedinamento e premeditazione del delitto. Sono stati acquisiti agli atti alcuni messaggi scambiati tra l’indagato e la ricercatrice, ma – sottolinea il legale di Cesaris – “il tenore era semplicemente quello tra due persone che hanno avuto una storia”. Cesaris e la dottoranda, infatti, avevano avuto una precedente relazione. Sembra che il 68enne abbia deciso di tornare nella Tuscia, lasciando la moglie e una figlia in Lombardia, per riallacciare i rapporti con la 39enne. (fonte Agi)