Covid, a Roma e nel Lazio nessuna chiusura anticipata delle scuole per Natale

14 dicembre 2021 | 17:00
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Covid, a Roma e nel Lazio nessuna chiusura anticipata delle scuole per Natale

Le Asl della capitale: Nessuna richiesta fatta ai Prefetti. L’assessore regionale: “Nessuna chiusura”

Roma – Le Asl di Roma non hanno mai chiesto la chiusura anticipata delle scuole per arginare i contagi covid. I direttori generali delle Asl in una nota congiunta affermano che “non hanno mai richiesto ai Prefetti di andare a chiusure anticipate delle scuole, la situazione è costantemente monitorata e ogni azione deve essere proporzionale all’andamento della curva epidemiologica che vede il nostro territorio in zona bianca dove non sono previsti ulteriori misure di restrizione. Oggi la priorità è correre velocemente con la campagna di vaccinazione che parte domani”.

“Nel Lazio non è prevista alcuna chiusura anticipata delle scuole, le lezioni proseguiranno regolarmente secondo il previsto calendario scolastico. La situazione epidemiologica nella nostra regione, che è bene ricordare si trova in zona bianca, non comporta ulteriori misure di restrizione. Come Regione continuiamo a lavorare per garantire a studentesse, studenti, insegnanti e personale scolastico un’attività in presenza in completa sicurezza”, dice in una nota l’assessore alla Scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

L’ipotesi di una chiusura anticipata nel Lazio appariva fondata secondo il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi. “Da quanto appreso, nel Lazio stanno pensando di anticipare la chiusura delle scuole a causa della recrudescenza della malattia”, aveva detto.

“Sarebbe utile anticipare la chiusura delle scuole durante le feste natalizie, come si pensa di fare nel Lazio, a causa della recrudescenza dei contagi e per consentire al personale scolastico ed agli studenti di vaccinarsi in modo tranquillizzante, non vessatorio”, aggiunge Turi secondo cui “i venti giorni di tempo previsti per vaccinarsi dall’invito del dirigente sono pochi e l’anticipazione delle vacanze di Natale farebbe da deterrente agli alibi al personale che pur di non farlo intende ricorrere ad escamotage con le prenotazioni che non sono istantanee”.

“I giorni persi in caso di anticipazione delle vacanze di Natale potrebbero essere recuperati a giugno, quando la situazione dei contagi sarà più sotto controllo. Siamo in attesa di istruzioni da Ministero – conclude – come al solito tardive perché arrivano come al solito a ridosso o dopo la scadenza”, conclude. (fonte Adnkronos)