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L’oro della rinascita: Matteo Rivolta è campione mondiale nei 100 farfalla

L’azzurro emozionato a margine della premiazione: “Vittoria carica di tanti significati.. una medaglia che pesa”

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Abu Dhabi – Un guerriero che ha messo alle spalle momenti difficili e che è ritornato ancora più forte di prima. Uno strepitoso Matteo Rivolta è il nuovo campione del mondo nei 100 farfalla.

Il 30enne di Milano – vicecampione europeo nei 50 – vola in 48″87 (22″40); con lui sul podio, per un parterre de rois, il pluricampione sudafricano Chad Le Clos, argento in 49″04, e il funambolo russo Andrei Minakov, bronzo in 49″21. Un successo che finalmente scioglie il primatista italiano (48″87) in genere restio a far trasparire emozioni: “Nella mia carriera ci sono stati momenti alti e bassi e forse quest’ultimi hanno avuto la meglio. Si tratta di una vittoria carica di tanti significati e che mi ripaga dei sacrifici compiuti e delle decisioni prese, soprattutto in quest’ultimo periodo – sottolinea Matteo, prossimo alla laurea magistrale in Economia – Ancora devo realizzare bene quanto è accaduto e quindi fatico a tirare fuori tutte le emozioni che ho dentro di me. Non ho molte medaglie d’oro nella mia bacheca: pesa tanto”.

Rivolta riscrive la storia del nuoto italiano, conquistando la prima medaglia iridata nei 100 farfalla maschili e diventando il sesto campione del mondo della storia italiana con Fabio Scozzoli (100 rana) e Ilaria Bianchi (100 farfalla) nel 2012, Gregorio Paltrinieri (1500) nel 2014, Federica Pellegrini (200 sl) nel 2016 e Alberto Razzetti (100 farfalla). L’Italia non aveva mai portato due atleti uomini alla medaglia d’oro nella stessa edizione del Mondiale. “Ero consapevole di potermi giocare di qualcosa di importante. C’è sempre tempo per migliorare le prestazioni, ma le medaglie sono indelebili. Sono soddisfatto, quasi completamente”, che per un perfezionista come Rivolta è una rivoluzione di pensiero che deve portare una soddisfazione totalizzante. “Riprendere il percorso di Matteo e portarlo a un livello mai raggiunto è molto significativo. Spero che con questa medaglia capisca realmente il suo valore – spiega il tecnico Pedoja – Ha vinto l’oro alla prima finale iridata della carriera: non capita a tutti. La sua è stata una crescita importante: è passato in 22″40 e l’anno scorso aveva 22″67 di record italiano nei 50. Un dato che fa capire molte cose e il valore di questa vittoria”. (federnuoto.it)

(foto@G.Perottino/DBM)

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