Pechino 2022, Mattarella consegna il tricolore agli atleti: “Da voi speranza e ottimismo”

23 dicembre 2021 | 15:49
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A Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli l’onore di fare da portabandiera alla cerimonia d’apertura di Pechino 2022. Il presidnete della Repubblica: “Rendete onore al nostro Paese, alla sua Bandiera, ai suoi colori, ai suoi valori”

Roma – A pochi giorni dal via ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Pechino, il Quirinale si tinge, ancora una volta quest’anno, di azzurro per la tradizionale consegna del Tricolore. Le porte del Colle si spalancano così agli atleti che parteciperanno ai Giochi, guidati dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Nel corso della cerimonia, aperta dell’Inno nazionale eseguito da alcuni elementi della Junior orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sono intervenuti il Presidente Malagò, il Presidente Pancalli e la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali. Quindi la consegna del tricolore che sventolerà nello stadio di Pechino all’Alfiere della squadra Olimpica, Sofia Goggia e all’Alfiere della squadra Paralimpica, Giacomo Bertagnolli.

“Andrete a Pechino accompagnati dall’attenzione e dall’affetto degli italiani”, dice il Presidente Mattarella agli atleti riuniti nella Sala dei Corazzieri. “Sarà un’avventura affascinante per voi, e gli auguri che vi rivolgo sono rivolti a voi atleti, ai dirigenti, ai tecnici, ai medici, agli accompagnatori, agli assistenti, a tutto il grande complesso di professionalità e di passione che accompagna Olimpiadi e Paralimpiadi”, aggiunge.

“Avete grandi aspettative. Ma quella più importante è certamente il modo in cui parteciperete: quella della passione sportiva, della lealtà del confronto, del desiderio di misurarsi costantemente su nuovi orizzonti e nuovi limiti da raggiungere e superare. Complimenti per questa attitudine, per quello che c’è alle spalle dell’approdo alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, di lavoro, di sacrificio, di allenamento, di concentrazione, di motivazione. Complimenti e auguri per questo. E grazie per questa testimonianza”, prosegue il Capo dello Stato.

“Lo Sport di eccellenza – sottolinea – è importante in sé, rappresenta il Paese in una dimensione nella vita sociale rilevante. Ma è anche importante perché suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva, con i valori che questa comporta e, così, alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni per le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Questo obiettivo è affidato anche alle vostre mani, al vostro esempio, alla vostra capacità di testimoniare il valore dello Sport, come state facendo e come fate abitualmente. Vorrei sottolineare, in questo, il valore particolare dello Sport paralimpico. È vero, Presidente Pancalli, in questi anni il Movimento paralimpico è cresciuto molto grazie ai suoi protagonisti. E lo Sport paralimpico è stato all’avanguardia di questa affermazione, di questa crescita che è soprattutto nell’animo, nella coscienza, nell’intelligenza, nella comprensione dei nostri concittadini. È una misura della civiltà di una società”.

“In tutto questo rappresentate davvero il Paese, Olimpici e Paralimpici. Anche per un altro aspetto. Si dice spesso – ed è vero – che durante l’emergenza della pandemia il nostro Paese ha sofferto molto. E l’anno d’oro dello Sport – l’anno che sta per concludersi e che certamente proseguirà in quello successivo che sta per aprirsi – è stato una risposta di speranza e di ottimismo offerta al Paese dal mondo sportivo del nostro Paese, Olimpico e Paralimpico – rimarca il Presidente Mattarella -. Ed è interessante riflettere su questo, perché anche questi successi sportivi hanno smentito un cliché, uno stereotipo diffuso in Europa, duro a morire, quanto infondato, di un popolo – gli italiani – indisciplinato, confondendo con questo l’attitudine alla fantasia, l’attitudine alla creatività, all’inventiva. Quella creatività e quell’inventiva che probabilmente hanno aiutato il nostro Paese – anche il suo mondo sportivo – nelle difficoltà dell’emergenza pandemica a trovare modalità diverse, inconsuete, di allenamento, di concentrazione, di non perdere la forma atletica”.

“Non vi dirò che i nostri concittadini aspettano molte medaglie, questa è una speranza, ma si aspettano soprattutto – come ho detto prima – una partecipazione che renda onore al nostro Paese, come certamente farete. Rendete onore al nostro Paese, alla sua Bandiera, ai suoi colori, ai suoi valori, con la vostra partecipazione. E in questo, vi assicuro, sarete seguiti con grande affetto da tutti gli italiani, e da me tra questi”, conclude salutando gli atleti.

(Il Faro online, foto Ufficio Stampa Quirinale)