Messa di Capodanno, il Papa: “Ogni violenza contro una donna è un oltraggio a Dio”

1 gennaio 2022 | 11:31
Share0
Messa di Capodanno, il Papa: “Ogni violenza contro una donna è un oltraggio a Dio”
Messa di Capodanno, il Papa: “Ogni violenza contro una donna è un oltraggio a Dio”
Messa di Capodanno, il Papa: “Ogni violenza contro una donna è un oltraggio a Dio”
Messa di Capodanno, il Papa: “Ogni violenza contro una donna è un oltraggio a Dio”

Nella Solennità di Maria Madre di Dio, dal pulpito della basilica di San Pietro, il grido del Pontefice: “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta!”

Città del Vaticano – “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, non direttamente: da una donna. Come da una donna, la Chiesa donna, prende l’umanità dei figli”.

E’ il grido di Papa Francesco che arriva dal pulpito della basilica di San Pietro, addobbata a festa, durante l’omelia della prima messa del 2022. Il Pontefice, come da tradizione, presiede la celebrazione nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Un fatto non del tutto scontato, visto che ieri, all’ultimo momento, Francesco non ha presieduto il Te Deum di fine anno: al suo posto il cardinal Re (leggi qui).

Nell’omelia, il Santo Padre riflette sull’essere madre e sulla “bellezza” e la “gioia” della “mangiatoia”, un segno di speranza anche per noi del XXI secolo: “Gesù ci tocca il cuore nascendo piccolo e povero, ci infonde amore anziché timore. La mangiatoia ci anticipa che si farà cibo per noi. E la sua povertà è una bella notizia per tutti, specialmente per chi è ai margini, per i rifiutati, per chi al mondo non conta. Dio viene lì: nessuna corsia preferenziale, nemmeno una culla! Ecco la bellezza di vederlo adagiato in una mangiatoia”.

Ma per Maria, sottolinea Francesco, è stato diverso: “Lei ha dovuto sostenere ‘lo scandalo della mangiatoia’”. “Come tenere insieme il trono del re e la povera mangiatoia? Come conciliare la gloria dell’Altissimo e la miseria di una stalla? Pensiamo al disagio della Madre di Dio. Che cosa c’è di più duro per una madre che vedere il proprio figlio soffrire la miseria? C’è da sentirsi sconfortati”, aggiunge il Papa. Ed è proprio il comportamento di Maria che stupisce: “Lei non si perde d’animo. Non si sfoga, ma sta in silenzio. Appare pensosa. Custodisce e medita nel cuore”.

Un atteggiamento completamente opposto a quelli dei pastori: “Il racconto e lo stupore dei pastori – spiega Bergoglio – ricorda la condizione degli inizi nella fede. Lì è tutto facile e lineare, si è rallegrati dalla novità di Dio che entra nella vita, portando in ogni aspetto un clima di meraviglia. Mentre l’atteggiamento meditante di Maria è l’espressione di una fede matura, adulta, non degli inizi. Di una fede che non è appena nata, di una fede che è diventata generativa. Perché la fecondità spirituale passa attraverso la prova”.

Il Papa invita tutti i fedeli prendere come modello la Madre di Dio “perché anche a noi capita di dover sostenere certi ‘scandali della mangiatoia’. Ci auguriamo che tutto vada bene e poi arriva, come un fulmine a ciel sereno, un problema inaspettato. E si crea un urto doloroso tra le attese e la realtà”.

Come compiere allora “questo passaggio, come superare l’urto tra l’ideale e il reale? Facendo, appunto, come Maria: custodendo e meditando. Anzitutto Maria custodisce, cioè non disperde. Non respinge ciò che accade. Accoglie la realtà come viene, non tenta di camuffare, di truccare la vita, custodisce nel cuore”.

In che modo? “Custodisce meditando – la risposta del Pontefice -. Il verbo impiegato dal Vangelo evoca l’intreccio tra le cose: Maria mette a confronto esperienze diverse, trovando i fili nascosti che le legano. Nel suo cuore, nella sua preghiera compie questa operazione straordinaria: lega le cose belle e quelle brutte; non le tiene separate, ma le unisce”.

Quindi, a braccio aggiunge: “E per questo Maria è la Madre della cattolicità. Possiamo, forzando il linguaggio, dire che per questo Maria è cattolica, perché unisce, non separa. E così afferra il senso pieno, la prospettiva di Dio”.

Questo sguardo inclusivo, che supera le tensioni custodendo e meditando nel cuore, è lo sguardo delle madri, che nelle tensioni non separano, le custodiscono e così cresce la vita. È lo sguardo con il quale tante madri abbracciano le situazioni dei figli. È uno sguardo concreto, che non si fa prendere dallo sconforto, che non si paralizza davanti ai problemi, ma li colloca in un orizzonte più ampio. E Maria va così, fino al calvario, meditando e custodendo, custodisce e medita. Vengono in mente i volti delle madri che assistono un figlio malato o in difficoltà. Quanto amore c’è nei loro occhi, che mentre piangono sanno infondere motivi per sperare! Il loro è uno sguardo consapevole, senza illusioni, eppure al di là del dolore e dei problemi offre una prospettiva più ampia, quella della cura, dell’amore che rigenera speranza. Questo fanno le madri: sanno superare ostacoli e conflitti, sanno infondere pace. Così riescono a trasformare le avversità in opportunità di rinascita e in opportunità di crescita. Lo fanno perché sanno custodire. Le madri sanno custodire, sanno tenere insieme i fili della vita, tutti. C’è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione, che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni. E questo le madri sanno farlo.

Il nuovo anno, conclude Francesco, “inizia nel segno della Santa Madre di Dio, nel segno della Madre. Lo sguardo materno è la via per rinascere e crescere. Le madri, le donne guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita: guardando con il cuore, riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza, evitando le derive del pragmatismo asettico e dell’astrattezza. E la Chiesa è madre, è donna. Per questo non possiamo trovare il posto della donna nella Chiesa senza rispecchiarla in questo cuore di donna-madre. Questo è il posto della donna nella Chiesa, il gran posto, dal quale derivano altri più concreti, più secondari. E mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, non direttamente: da una donna. Come da una donna, la Chiesa donna, prende l’umanità dei figli”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
ilfaroonline.it è su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link.
ilfaroonline.it è anche su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte