il caso

Avvistamento a Torino: cosa volava realmente a Santo Stefano?

8 gennaio 2022 | 10:00
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Sulla base del racconto dei testimoni e di quanto possiamo vedere nel video, ecco alcune considerazioni che potrebbero rivelare la vera origine di quella luce

In questi primi giorni del 2022 ci stiamo ancora portando gli strascichi dell’ultimo avvistamento avvenuto in Italia, per la precisione a Torino, il 26 dicembre scorso: “Erano le ore 19 e 39, del 26 dicembre 2021 – racconta il Centro Ufo Italiano -. Un uomo ed una donna si stavano recando a cena, quando hanno notato qualcosa di insolito in cielo. Hanno pensato subito che si trattasse di un aereo, considerando la vicinanza dell’aeroporto di Caselle. Si sono tuttavia, ben presto dovuti ricredere. In pratica lo hanno inseguito per le vie della città. L’oggetto volante non identificato, sembrava sparire, per poi riapparire e si muoveva in modo bizzarro, come ubriaco, ora a destra, ora a sinistra. Il suo colore era rosso ed ha fatto evoluzioni per decine di minuti. L’ufo era a media altezza in cielo e non emetteva alcun rumore. Incuriositi, ma anche alquanto inquietati, i testimoni hanno segnalato immediatamente l’avvistamento agli esperti”.

Secondo il racconto fatto dai testimoni, quindi, i due erano a passeggio per via Mazzini, quando la loro attenzione fu rivolta ad una luce volante rosa che si muoveva in orizzontale e poi in verticale per poi apparentemente soffermarsi. Ripreso lo spettacolo con uno smartphone, viene inviato al Centro Ufologico Mediterraneo che lo rende pubblico su Youtube.

I particolari si possono leggere da molte pagine sulla rete, ed in pratica non è tanto la descrizione quanto il filmato a rendersi appetibile agli occhi di quanti vadano a cercare occasioni di studio del fenomeno degli oggetti volanti non identificati.

“Stavamo tranquillamente passeggiando per strada, quando abbiamo visto un misterioso oggetto volante non identificato, un UAP, definito con termini moderni, che sembrava impazzito, intorno ai 40° in cielo. L’oggetto, si muoveva prima sull’asse orizzontale, poi su quello verticale, ma non c’era vento”. 

Sulla base di quanto affermato da uno dei testimoni e di quanto possiamo vedere nella ripresa filmata, possiamo fare alcune considerazioni che potrebbero rivelare la vera origine di quella luce. Innanzitutto, quel che salta agli occhi è il movimento della luce, a volte veloce a volte molto più lento, fino a fermarsi. Se, però, osserviamo meglio la ripresa vera e propria, notiamo che questi movimenti dipendono anche dalla velocità di spostamento della persona che sta riprendendo il fenomeno con il telefono cellulare. In aggiunta ai movimenti della luce, il risultato è una traiettoria un po’ più caotica di quella che risulterebbe se la ripresa fosse stata effettuata con un cavalletto.

Nei momenti in cui il movimento relativo del testimone è fermo, la luce appare meglio e la sua traiettoria somiglia in tutto e per tutto a quella di una “lanterna cinese” spinta da quel poco vento a bassa quota (che non si percepiva stando in mezzo ai palazzi), compresi i cambiamenti di direzione. Tutto molto classico per questo tipo di avvistamenti. Ad essere sinceri, un’altra spiegazione plausibile potrebbe essere quella dei led-balloon, palloncini pieni di elio che portano al loro interno una lucetta a LED ed una piccola batteria. Queste fonti luminose sono anch’esse traslucide ma hanno un colore più netto e durano molto di più, oltre a salire decisamente molto più in alto, fino a quando la minore pressione atmosferica fa esplodere il palloncino.

Un’altra indicazione verso la spiegazione in termini di lanterna cinese è quella del tremolio della luce stessa, oltre che del suo colore, che appare in tutto e per tutto dovuto alla fiammella che serve a scaldare e mantenere calda l’aria all’interno dell’involucro di carta semi-trasparente. Per chi abbia assistito ai ‘botti di capodanno’ di pochi giorni fa, infatti, anche a Roma c’è stato un nutrito lancio di queste piccole mongolfiere cartacee, che hanno incuriosito quanti stessero osservando le luminarie pirotecniche. In più la nebbia che in quelle ore sulla nostra regione aveva ricoperto il cielo, faceva da filtro a queste luci, trasformandole in spettacolari e silenziosi aloni rosastri. Queste luci sono state una sorpresa per molti in quanto negli ultimi anni non avevano più solcato il cielo copiosamente come invece era avvenuto in precedenza.

Forse proprio questa mancanza di abitudine alle lanterne volanti ha fatto sì che da parte di alcuni si puntasse invece su un’altra ipotesi, oggi più di moda, ovvero i droni, che però di solito hanno traiettorie che non seguono il vento, ed hanno luci più definite e variopinte. In mancanza di ulteriori dati ed approfondimenti, riteniamo che l’ufo osservato a Torino la sera di Santo Stefano non sia altro che una piccola lanterna cinese.

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it