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“La quarta dose di vaccino anti-Covid non serve ora, il booster protegge”. La ricerca

Dalla Gran Bretagna dati sull'efficacia della terza dose: funziona anche per anziani. Lo studio

Londra – La quarta dose di vaccino covid non è necessaria per ora. La terza dose booster garantisce un’alta protezione dalla malattia grave provocata dalla variante Omicron nelle persone più anziane. E’ il dato che viene sottolineato in Gran Bretagna dal Joint Committee on Vaccination and Immunisation, il comitato di consulenza del governo di Londra sui vaccini. Il panel fa riferimento alle informazioni diffuse dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria, la UK Health Security Agency. A 3 mesi dalla terza dose di vaccino, per gli over 65 la protezione dal rischio di ricovero in ospedale rimane attorno al 90%. La differenza rispetto alla vaccinazione ordinaria è evidente: a 3 mesi dalla seconda dose, la protezione scende al 70%. A 6 mesi, arriva al 50%. Alla luce di questi dati, il JCVI ha raccomandato al governo di continuare a privilegiare la terza dose booster per tutti gli adulti – come evidenzia il Guardian – e di congelare eventuali pieni relativi alla somministrazione della quarta dose agli over 80 o agli ospiti delle Rsa.

“I dati attuali mostrano che la dose booster continua a garantire alti livelli di protezione contro la malattia grave, anche per i gruppi più anziani e vulnerabili”, le parole del professore Prof Wei Shen Lim, presidente del JCVI. “Per questa ragione, il comitato è arrivato alla conclusione secondo cui non ci sia immediata necessità di introdurre una seconda dose booster, anche se il tema continuerà ad essere monitorato”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di procedere con la campagna di vaccinazione per contrastare la variante Omicron.

Le parole del professor Wei Shen Lim arrivano a pochi giorni da quelle pronunciate da Stephane Bancel. Per il Ceo di Moderna, con Pfizer uno dei due produttori di vaccino mRna, la quarta dose diventerà necessaria probabilmente nell’autunno 2022. L’efficacia della dose booster è destinata a diminuire nel corso dei mesi, come è accaduto dopo le 2 dosi del ciclo ordinario di vaccinazione. “Sarei sorpreso di ricevere nelle prossime settimane dati in base ai quali” la dose booster “tenesse bene nel corso del tempo. Mi aspetterei che non reggesse alla grande”, le parole di Bancel durante un evento organizzato da Goldman Sachs.

Diversi paesi, compresi Gran Bretagna e Corea del Sud, stanno già ordinando dosi di vaccino per un quarto round. “Credo che avremo bisogno di dosi booster nell’autunno 2022 e oltre”, dice, alludendo alla necessità di richiami annuali per i soggetti più anziani e per i fragili. “Abbiamo detto che, secondo le nostre convinzioni, questo virus non se ne andrà. Dovremo conviverci”, aggiunge il Ceo. (fonte Adnkronos)