Il Papa battezza 16 neonati, il monito ai genitori: “Custodite l’identità cristiana dei vostri figli”

Città del Vaticano – Papa Francesco torna ad amministrare il Battesimo ai neonati. Lo fa tra gli affreschi della Cappella Sistina, nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa del Battesimo del Signore, festività che conclude il Tempo di Natale. Si rinnova così la tradizione iniziata nel 1981 da Papa Wojtyla. Sotto lo sguardo di Cristo Giudice si radunano 16 famiglie di dipendenti vaticani: ai loro figli, 7 bambini e 9 bambine, il Pontefice conferisce il primo sacramento.

L’omelia la pronuncia interamente a braccio: “Oggi noi commemoriamo il Battesimo del Signore, e c’è un inno liturgico molto bello nella festa di oggi, che dice che il popolo d’Israele andava al Giordano ‘con i piedi scalzi e l’anima scalza’, cioè un’anima che voleva essere bagnata da Dio, che non aveva nessuna ricchezza, aveva bisogno di Dio”.

Si rivolge quindi direttamente ai genitori, ai padrini e alle madrine dei piccoli: “Questi bambini oggi vengono qui anche ‘con l’anima scalza’ – sottolinea – a ricevere la giustificazione di Dio, la forza di Gesù, la forza di andare avanti nella vita: ricevere l’identità cristiana, è questo, semplicemente”.

“I vostri figli riceveranno oggi l’identità cristiana – prosegue il Pontefice – e voi padri e padrini dovete custodire questa identità. Questo è il vostro lavoro durante la vita: custodire l’identità cristiana dei vostri figli. È un lavoro di tutti i giorni, ma farli crescere con la luce che oggi riceveranno”, aggiunge mentre il pianto di alcuni neonati risuonano tra le volte e le pareti affrescate da Michelangelo e dai grandi artisti rinascimentali.

“Questa cerimonia, è un po’ lunghetta, no? I bambini poi si sentono strani, qui in un ambiente che non conoscono. E per favore, loro sono i protagonisti della cerimonia, cercate che non siano troppo caldi, liberateli di cose, si sentano a loro agio, bene. E se hanno fame allattateli, tranquilli qui, davanti al Signore, non c’è problema”, dice poi alle mamme.

“Se gridano, lasciateli gridare – prosegue -, perché loro hanno uno spirito di comunità, possiamo dire uno spirito di banda, uno spirito di essere insieme, e basta che uno incomincia perché tutti sono musicali, così viene l’orchestra, subito. Lasciateli piangere, tranquilli. Che si sentano liberi, ma che non sentano troppo caldo. E se hanno fame che non abbiano fame”.

“E così, con questa pace, andiamo avanti nella cerimonia – conclude -. E non dimenticate: riceveranno l’identità cristiana, il vostro compito sarà custodire questa identità cristiana”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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