Recensione

“La verità sul caso Harry Quebert” di Jöel Dicker: un vortice di emozioni

12 gennaio 2022 | 12:20
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“La verità sul caso Harry Quebert” di Jöel Dicker: un vortice di emozioni

Recensione del libro “La verità sul caso Harry Quebert”

Avete mai provato a salire sulle montagne russe? Gli amanti delle giostre spericolate come me sapranno di sicuro di cosa sto parlando: quel timore nel salire sul vagone e prendere posto, ritrovarsi proiettato in orbita con quella sensazione di vuoto alla stomaco, per poi cadere giù in picchiata, urlare nel vento e fermarsi, adagio, solo alla fine. Questo vortice di emozioni è esattamente quello che ho provato leggendo “La verità sul caso Harry Quebert” di Jöel Dicker.

Il romanzo ha ispirato anche la creazione dell’omonima miniserie televisiva statunitense diretta da Jean-Jacques Annaud, andata in onda su Sky. Premetto che non conoscevo questo libro prima di incontrarlo in libreria, e che non ne ero nemmeno soddisfatta al momento dell’acquisto, eppure qualcosa mi ha chiamata: lo comprai convinta che fosse tratto da una storia vera o per lo meno ispirato a qualcosa di veramente accaduto. Invece, dopo le immediate ricerche, ho capito che mi sbagliavo. Delusa per la scoperta, ho aspettato un po’ per leggerlo, poi un giorno ho detto “vabbè proviamo”, ma non sapevo di avere tra le mani una di quelle perle rare.

Già la suddivisione in capitoli del libro mi aveva affascinata: procedono al contrario dal 31esimo al primo con tanto di ringraziamenti finali fatti dallo scrittore protagonista del romanzo e non dallo scrittore dell’opera. Marcus Goldaman è uno scrittore in ascesa, giovane, bravo ed attraente. Sa che è arrivato in cima solo grazie al suo mentore Harry Quebert, scrittore e suo maestro di vita, ma il successo gli ha fatto dimenticare il valore dell’amicizia. Quando viene colpito dal famigerato blocco dello scrittore, solo Quebert lo accoglie in casa di nuovo come un figlio, quello che non ha mai avuto a causa di un tormentato passato di cui Marcus non ne è a conoscenza. Almeno fino a quando non torna ad Aurora, un cittadina fittizia collocata nello stato del New Hampshire negli Stati Uniti, e scopre che Harry nell’estate del 1975 ha avuto una storia d’amore con una 15enne del posto: Nola Kellergan.

Il tutto esce allo scoperto solo quando, dopo 30 anni, il corpo della giovane donna viene ritrovato proprio nella proprietà di Quebert. Da qui Marcus, convinto sin dall’inizio dell’innocenza del suo mentore, capisce qual è il suo vero scopo: portate a galla la verità sul caso Harry Quebert e ci riuscirà tra un colpo di scena ed un altro. Il ritmo del racconto è veloce e coinvolgente, senza far tralasciare nemmeno un dettaglio al lettore. Nulla è lasciato al caso ed ogni volta che pensi di aver scoperto chi è il colpevole, ecco che ti trovi davanti ad una svolta obbligatoria che ti fa mettere in dubbio tutto quello scoperto fino ad ora.

Una scrittura semplice e brillante che non può piacere a tutti. Come le montagne russe, solo gli amanti del brivido e della suspence possono apprezzare questo vortice di parole.

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