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“Non siamo una Croce Rossa dei dipendenti Alitalia”: è bufera sulle dichiarazioni di Altavilla

14 gennaio 2022 | 20:25
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“Non siamo una Croce Rossa dei dipendenti Alitalia”: è bufera sulle dichiarazioni di Altavilla

Montino: “La posizione del presidente di Ita continua a essere, come abbiamo più volte affermato, sconcertante e incompatibile con l’epoca che tutti noi stiamo vivendo”.

Fiumicino – “Le parole espresse dal presidente di Ita Altavilla in Commissione Trasporti sugli ex lavoratori Alitalia sono inaccettabili e vergognose. Forse a lui non interessa il destino di migliaia di uomini e di donne che hanno perso il proprio lavoro, ma a noi sì. A noi, che vediamo ogni giorno le difficoltà e la disperazione che affrontano queste famiglie, a noi che siamo sempre stati al loro fianco nella battaglia per i diritti e per il lavoro. E continueremo a esserlo, nelle prossime inevitabili manifestazioni che ci saranno, anche a seguito delle parole offensive espresse da Altavilla”.

E’ esplosa la bufera a seguito delle parole pronunciate dal Presidente di Ita, Altavilla, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera. A esprimere il suo dissenso è il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“La posizione del presidente di Ita – aggiunge – continua a essere, come abbiamo più volte affermato, sconcertante e incompatibile con l’epoca che tutti noi stiamo vivendo. Ma d’altronde che a lui non interessasse il destino di uomini e donne che per anni sono stati a servizio di Alitalia già ce lo aveva dimostrato, disconoscendo, al momento delle assunzioni Ita, il contratto nazionale di lavoro a favore di accordi interpersonali, del taglio fino al 40% delle retribuzioni, delle chiamate ad personam, senza un minimo di interlocuzione. Faccio appello all’attuale Governo perché prenda provvedimenti in materia, una volta per tutte, e affinché non permetta tali pubbliche offese rivolte a migliaia di lavoratrici e lavoratori che involontariamente sono piombati in un destino incerto e assai difficoltoso per loro e per le proprie famiglie”.

“Questo a maggior ragione – conclude Montino – trattandosi di un’azienda del Ministero dell’Economia. Attenzione, perché così ci si apre a conflitti epocali superati da tanti anni in Italia e in Europa con tutti coloro che sono titolari di aziende pubbliche e private, che pensano di poter tornare ai periodi precontrattuali, precedenti agli accordi sindacali. È un viatico che rischia di sprofondare nel baratro l’intero mondo del lavoro”.

“Draghi rimuova subito questo signore che non ha capito due cose di una semplicità disarmante – aggiunge la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano – Primo: il suo stipendio lo pagano anche tutte quelle persone che lui stesso ha licenziato con un piano industriale folle e che oggi si permette anche di dileggiare. Due: per noi, ma evidentemente non per lui, la dignità di una persona non ha valore. E visto che lui la dignità non sa nemmeno dove stia di casa faccia i bagagli ed emigri il più lontano possibile. Un uomo del genere è totalmente inadeguato a svolgere qualsiasi tipo di mansione. Invece di scusarsi per non aver portato uno straccio di idea innovativa e aver trasformato la nostra compagnia di bandiera in una società di trasporti regionale Altavilla ci viene pure a fare la predica, dicendo che il problema sono i lavoratori e non quei manager come lui che guadagnando milioni di euro hanno mandato in bancarotta Alitalia. Una vergogna mai vista”.

(Il Faro online)