LA STORIA DIETRO ALLA MEDAGLIA |
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Bronzo europeo nel pattinaggio, Guignard – Fabbri: “Dalla paura del Covid.. alla gioia del podio”

15 gennaio 2022 | 20:27
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Bronzo europeo nel pattinaggio, Guignard – Fabbri: “Dalla paura del Covid.. alla gioia del podio”

La positività della Fusarpoli ha messo a rischio la finale. Dopo il successo, gli azzurri preparano le valigie per Pechino

Tallinn – Dietro una medaglia c’è sempre una storia da raccontare. Vicende private, paure, speranze e tanta voglia di dimostrare talento e armonia. Nel pattinaggio di figura il corpo si muove sul ghiaccio e diffonde luce e incanto. Se si è in due poi a gareggiare, le emozioni si moltiplicano.

E’ accaduto per il pubblico di Tallinn che ha seguito e accompagnato Charlene Guignard e Marco Fabbri nella loro gara nella rhytm dance agli Europei. Come fossero a casa le stelle dell’Italia, per il grande calore profuso nei loro confronti. Alla fine è arrivata una splendida medaglia di bronzo a ripagare ansie e a condire i sogni più belli (leggi qui). Un alloro che si aggiunge alla sconfinata bacheca di successi che insieme hanno costruito.

A margine della finale, è Marco a descriverlo ai microfoni di Raisport, felice del risultato e pronto a partire per le Olimpiadi Invernali, ormai alle porte. Anche per Charlene Guignard è così. Ed è stato così. Lo racconta con profonda commozione l’azzurra. La perdita del nonno nelle ore precedenti per Covid, la positività dell’allenatrice Barbara Fusarpoli e la paura di non poter gareggiare. Hanno condiviso insieme le stesse paure da ieri. Una doccia gelata per gli azzurri, il test positivo della coach e quella domanda assillante a tormentarli: e se anche noi lo fossimo? Tanti i fantasmi in mente, durante una notte insonne, precedente la gara. Non sarebbe arrivata la medaglia e insieme a una partenza ritardata per i Giochi.

Hanno sconfitto le ombre i due azzurri e sono scesi sul ghiaccio del palazzetto di Tallinn per riprendersi la loro rivincita e salire sul podio anche per la Fusarpoli, leggenda in coppia con Fabrizio Margaglio, proprio nel pattinaggio di figura.

Felici e commossi preparano le valigie per Pechino, per una partenza ormai imminente. Si uniranno agli azzurri dell’Italia Team. Tutto sarà possibile ancora di più per gli atleti delle Fiamme Azzurre. Hanno talento, armonia e sognano in grande. Con il cuore e l’anima.

Marco Fabbri ai microfoni di Raisport

“Siamo venuti per lottare per il podio. E’ stato difficilissimo pattinare, per i tanti casi positivi di Covid come quello capitato alla nostra allenatrice (Barbara Fusarpoli). E’ stata la prima gara senza di lei. Notte.. in cui non siamo riusciti a dormire per l’angoscia di essere positivi anche noi e non combattere per la medaglie. Ecco perché siamo felicissimi per il bronzo. Un bel pubblico, ci sono tanti fan all’estero che ci seguono. Ma in questa gara in particolare ci hanno supportato, quasi sapessero di noi. Ci hanno aiutato tantissimo, sembrava un’arena di casa. Se quotidianamente non ti applichi, anche il talento più grande non riesce ad esprimersi. Ciò che ci ha portato a questi risultati è stato il duro lavoro. Adesso testa a Pechino. L’Europeo ci ha lasciato bei ricordi. La partenza è imminente. Tra due settimane ce lo porteremo a Pechino”.

Charlene Guignard ai microfoni di Raisport

“Difficile per la vita privata – dice profondamente commossa l’azzurra – è venuto a mancare mio nonno. Tante emozioni insieme. E’ stato bellissimo salire sul podio, ho pianto tanto. Sono contenta che sia finita, perché avevamo il terrore di non fare la gara oggi. Poi abbiamo fatto il test e con la negatività, avevamo la sicurezza di gareggiare. Siamo riusciti a farlo. Siamo due lavoratori instancabili. Adesso pensiamo alle Olimpiadi”.

(foto@fisg)

(foto@DiegoBarbieri/Fisg-Facebook)

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