La dichiarazione

Covid e trasporto scolastico a Fiumicino, Calicchio: “I protocolli ci sono ma serve buonsenso”

18 gennaio 2022 | 17:32
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Covid e trasporto scolastico a Fiumicino, Calicchio: “I protocolli ci sono ma serve buonsenso”

L’assessore replica a Severini: “Pare che in alcuni casi abbiano circolato su bus scolastici bambini positivi, ma ritenuti non contagiosi da improvvisati esperti virologi. Ripeto: non bastano i controlli, serve anche il senso di responsabilità di ognuno”

Fiumicino – “Leggere sulla stampa locale affermazioni che hanno del paradossale e parossistico sulla gestione del trasporto scolastico e, in generale dell’emergenza Covid, richiede un’attenta e seria riflessione sul livello a cui è arrivato il dibattito pubblico per il senso di protagonismo sfrenato di alcuni esponenti politici locali”. Così l’Assessore ai Trasporti e alla Scuola del Comune di Fiumicino, Paolo Calicchio, replica alle dichiarazioni di Roberto Severini (leggi qui).

“Ad oggi, con un’emergenza ancora per niente cessata, assistiamo ad una continua mancanza di responsabilità che ha il solo effetto di inasprire inutilmente i toni, sobillare i cittadini già sufficientemente provati e rendersi responsabili di inutili, quanto dannose, spaccature nella società – prosegue l’assessore -. Le procedure da seguire in caso di contagio sono ormai standardizzate e note in tutti i settori pubblici e privati. E le linee guida esistono e vengono seguite dalla ditta che fornisce il trasporto scolastico nel nostro Comune. Evidentemente a non conoscerli sono solo alcuni esponenti politici”.

“Le leggi nazionali impongono protocolli a tutela della salute pubblica, per la cui attuazione sono fondamentali sia il controllo sia un forte senso responsabilità e coscienza dei singoli – sottolinea Calicchio -. Purtroppo pare che in alcuni casi abbiano circolato su bus scolastici bambini positivi, ma ritenuti non contagiosi da improvvisati esperti virologi. Succede sui mezzi pubblici, sui bus scolastici, nelle scuole, negli uffici, nelle aziende. Ripeto: non bastano i controlli, serve anche il senso di responsabilità di ognuno e a quello si deve fare appello”.

“La mia risposta si basa solo sui fatti e sui dati ad oggi registrati presso le nostre scuole materne e nidi comunali – aggiunge -: su circa 50 sezioni il 25% delle classi è in quarantena per casi conclamati di Covid o per contatti diretti per i bambini, in base alle direttive governative, implica un’interruzione delle attività didattiche per dieci giorni”.

“Sono dati che dovrebbero indurre chiunque alla riflessione e alla collaborazione, invece che alla speculazione presuntuosa per meri scopi politici – conclude l’assessore -. Mi duole constatare che sta venendo meno, in generale, il senso di solidarietà, di condivisione delle responsabilità mentre prevalgono gli interessi personali e propagandistici che non portano da nessuna parte. Prendersela con il Sindaco, significa essere ciechi e sordi, viste le numerose campagne e azioni fatte da lui stesso per aumentare i centri vaccinali ma anche i luoghi dove effettuare tamponi, sorti sul territorio negli ultimi giorni, per sua esplicita richiesta e intervento”.

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