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Dall’elezione all’insediamento: tutte le tappe per arrivare al Quirinale

È scandito da una serie di passaggi formali il percorso che porta il nuovo Presidente della Repubblica ad assumere formalmente il ruolo. Ecco la "liturgia" a cui assisteremo nei prossimi giorni

Roma – Dall’elezione all’insediamento. È scandito da una serie di passaggi formali, che culminano con il giuramento, il percorso che porta il nuovo Presidente della Repubblica ad assumere formalmente il ruolo.

ELEZIONE E PROCLAMAZIONE

Terminato lo spoglio delle schede e verificato il raggiungimento del quorum richiesto per l’elezione, avviene la proclamazione in Aula del nuovo Capo dello Stato da parte del presidente della Camera o del suo vice se l’eletto è proprio il presidente dell’Assemblea di Montecitorio (è accaduto con Giovanni Gronchi e Oscar Luigi Scalfaro).

COMUNICAZIONE

Quindi il presidente della Camera e quello del Senato si recano dall’eletto, comunicandogli l’avvenuta elezione e il verbale della seduta (anche in questo caso può accadere che siano i vicepresidenti a svolgere l’adempimento nel caso di elezione del presidente della Camera o se il presidente del Senato sta svolgendo le funzioni di supplente del Capo dello Stato. In caso di elezione del presidente del Senato il presidente della Camera si reca da solo dall’eletto).

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN CARICA

Una volta eletto, il nuovo Presidente della Repubblica deve attendere che quello in carica termini il mandato, a meno che non decida di dimettersi con qualche giorno di anticipo (è accaduto con Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi) o può decidere quando insediarsi se in quel momento esercita la supplenza il presidente del Senato.

GIURAMENTO E INSEDIAMENTO

Trascorso quindi qualche giorno dall’elezione, si svolge la cerimonia per l’insediamento al Quirinale del nuovo Capo dello Stato. Il segretario generale della Camera si reca nella residenza dell’eletto, che a bordo di un’auto della Presidenza della Repubblica raggiunge la Camera, mentre suona la campana maggiore del palazzo di Montecitorio.

Al suo arrivo, l’eletto viene salutato sulla piazza dal picchetto d’onore, quindi fa il suo ingresso nel palazzo accolto dai presidenti della Camera e del Senato. Dopo una breve sosta nella sala del Governo, l’eletto, accompagnato sempre dai presidenti dei due rami del Parlamento, attraversa il Transatlantico dove sono schierati gli assistenti parlamentari in alta uniforme ed entra in Aula, dove sono ad attenderlo senatori, deputati, delegati regionali, presidente del Consiglio e componenti del Governo. L’emiciclo è ornato con drappi rossi e ventuno bandiere tricolore.

Il Capo dello Stato eletto sale sul banco della presidenza e prende posto alla destra del presidente della Camera. Aperta la seduta, viene invitato a prestare giuramento e recita la formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”. Contemporaneamente vengono sparate 21 salve di cannone e la campana di Montecitorio torna a suonare.

MESSAGGIO

Il Presidente della Repubblica prende posto al centro del banco della presidenza e rivolge il suo messaggio al Parlamento.

OMAGGIO ALL’ALTARE DELLA PATRIA

Terminato il discorso, il Presidente della Repubblica lascia l’Aula accompagnato dai presidenti di Camera e Senato e raggiunge l’atrio di Montecitorio, dove trova ad attenderlo il presidente del Consiglio e il segretario generale del Quirinale. Quindi sulla piazza di Montecitorio riceve gli onori militari e si reca all’Altare della Patria, dove, accompagnato dal presidente del Consiglio, rende omaggio al Milite ignoto.

VERSO IL QUIRINALE

Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco di Roma, il Presidente della Repubblica sale a bordo della Lancia Flaminia 335 decapottabile, che proprio lo scorso anno ha festeggiato il 60/mo anniversario, utilizzata per la prima volta da Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della Regina Elisabetta seconda d’Inghilterra. Scortato dai Corazzieri a Cavallo raggiunge il palazzo del Quirinale.

INSEDIAMENTO

Il Capo dello Stato riceve gli onori militari nel cortile d’onore del Quirinale, quindi fa ingresso nel palazzo. Il predecessore gli consegna la massima onorificenza della Repubblica, il collare di Gran Croce decorato di gran Cordone. Quindi avviene uno scambio di saluti tra il Presidente della Repubblica uscente e quello subentrante. (fonte Adnkronos)