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Quirinale, il centrodestra propone tre candidati: i nomi

25 gennaio 2022 | 12:29
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Quirinale, il centrodestra propone tre candidati: i nomi

Nel pomeriggio nuovo vertice tra i leader del centrodestra, che lasciano fuori dalla lista sia Franco Frattini che Pier Ferdinando Casini

Roma – Corsa per il Quirinale, il centrodestra prova a giocare d’anticipo con una rosa di nomi. Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio le persone che il centrodestra propone come candidati nell’elezione per il Presidente della Repubblica. ”Il vertice di centrodestra appena terminato è stato lungo e proficuo. Il centrodestra è compatto e siamo uniti, ci muoviamo l’unisono dall’inizio alla fine”, ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, alla conferenza stampa nell’Auletta di gruppo per la presentazione dei nomi del centrodestra per il Colle.

“Tutto ciò è possibile grazie al fatto che il presidente Berlusconi con uno straordinario atto di generosità, lealtà e responsabilità ha preferito sgombrare il campo dalla sua candidatura, pur avendo titoli e numeri, per evitare di bloccare il paese e il Parlamento sul no pregiudiziale. Faremo i nomi sperando che vengano accolti con voglia di dialogo. E’ bizzarra la voglia di dialogare di qualcuno che dice ‘non portatemi nomi di area culturale di centrodestra’. Io mi siedo a dialogare offrendo profili di alto livello: Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio non hanno una tessera di partito in tasca, non sono organici a nessun partito”, ha affermato Salvini.

“Speriamo non ci siano no preventivi, vorremmo entrare nel merito della discussione. Dal 1992 ad oggi sono diventati presidente della Repubblica personaggi che avevano una connotazione politica e culturale se non partitica”, ha aggiunto. “In questa rosa non c’è il nome di Elisabetta Casellati, presidente del Senato, perché vogliamo che le cariche istituzionali debbano essere tenute fuori dalla discussione e abbiano in sé la dignità di essere una possibile scelta”, ha spiegato. “Non abbiamo l’arroganza di dire no in modo pregiudiziale e nessuno e speriamo che gli altri abbiano la volontà di confrontarsi. Questi non sono candidati di bandiera, non abbiamo tempo per giochini: sono personalità di altissimo profilo che possono rappresentare al meglio la comunità italiana già da questa settimana”.

I tre nomi presentati dal centrodestra ”non sono candidati di bandiera, nè di tattica, ma personalità di altissimo profilo’, ha ribadito Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. ”Non sono proposte buttate li”, ha assicurato. ”Esprimo la soddisfazione di Fratelli d’Italia per la compattezza e l’unità con cui la coalizione di centrodestra sta affrontando questo passaggio politico così importante. Chi spera in una nostra disarticolazione sta rimanendo spiazzato…”, ha aggiunto.

Quirinale: le news della mattina del secondo giorno di voto

“Non è in corso alcuna trattativa tra il senatore Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. E infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo”, ha reso noto poco prima la Lega. “A proposito di Quirinale, il senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”, conclude la nota del Carroccio.

“Quello che avrebbe la carta per chiudere la partita, quello che ha l’asso in mano e deve scegliere quando calarlo è Matteo Salvini”, ha affermato in mattinata il leader di Iv, Matteo Renzi, intervenendo a Radio Leopolda sugli sviluppi possibili dopo la prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.

“Salvini ha davanti a sé quattro ipotesi diverse”, ha sottolineato l’ex premier. “La prima – ha spiegato – è insistere su un nome di centrodestra, anche contro un pezzo del Parlamento, sperando che passi, altrimenti fa la fine di Bersani. La seconda è cercare di fare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro, un nome della società civile, che non è proprio il top”. “La terza ipotesi è che stia cercando di fare un accordo con i gialloverdi – in pratica con Conte – e la quarta ipotesi è andare su un ‘usato sicuro’. Salvini non ha deciso cosa fare – ha detto ancora Renzi – ma siccome l’elezione del presidente della Repubblica equivale alle Olimpiadi, il mio suggerimento sommesso è di utilizzare le prossime 24-36 ore per far prevalere la politica. Se cercano gli ‘effetti speciali’ rischiano di fare la fine di Pierluigi Bersani”. “La mia impressione – ha concluso il leader di Iv – è che difficilmente andremo oltre la quinta votazione. Credo che l’Italia non possa restare appesa a lungo all’elezione del presidente della Repubblica”. (fonte Adnkronos)