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Quirinale, 128 voti per Mattarella e 115 per Crosetto: ancora fumata nera

26 gennaio 2022 | 16:01
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Quirinale, 128 voti per Mattarella e 115 per Crosetto: ancora fumata nera

Per il candidato di bandiera di Fratelli d’Italia quasi il doppio dei voti rispetto ai 63 grandi elettori del partito di Giorgia Meloni

Roma – Terza votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, terza fumata nera. Sarebbero 128 i voti raccolti dal capo dello Stato Sergio Mattarella, in base ai dati provvisori dello spoglio. Sarebbero invece 115 i voti raccolti da Guido Crosetto, indicato da Fratelli d’Italia come candidato di bandiera, quasi il doppio rispetto ai 63 grandi elettori del partito di Giorgia Meloni.

Tra i votati per il Quirinale esordio per l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, della Lega, e per il giornalista Marino Bartoletti. Dall’urna per l’elezione del Presidente della Repubblica esce anche il nome dell’ex ufficiale dei Carabinieri Antonio Pappalardo. Un voto anche per il candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni per il Comune di Roma, Enrico Michetti, e per Mario Girotti, in arte Terence Hill.

Scheda bianca anche nella terza votazione era stata l’indicazione arrivata dal centrodestra ma Fratelli d’Italia ha deciso di ‘smarcarsi’. I senatori del partito guidato da Giorgia Meloni non hanno infatti risposto alla chiama: non lo hanno fatto i primi quattro, vale a dire il capogruppo Luca Ciriani e poi Alberto Balboni, Claudio Barbaro e Nicola Calandrini. Alla seconda chiama hanno però cambiato tattica rispondendo, anche se la decisione è quella di non votare scheda bianca. Il nome indicato potrebbe essere quello di Guido Crosetto.

“Ferma restando l’assoluta compattezza del centrodestra, che non è minimante in discussione”, avrebbero convenuto in Fdi dopo una valutazione interna, ”l’immagine che il Parlamento sta dando agli italiani è incomprensibile. Dobbiamo dare all’assemblea un segnale: non si può continuare a rimanere per giorni in una situazione di stallo”.
Secondo quanto appreso da fonti parlamentari, anche M5S, Pd e Leu dovrebbero aver lasciato la scheda bianca. (fonte Adnkronos)