La dichiarazione

Severini e D’Intino: “A Fiumicino scuole superiori al collasso: il centrosinistra si svegli e dia risposte concrete”

27 gennaio 2022 | 16:15
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Severini e D’Intino: “A Fiumicino scuole superiori al collasso: il centrosinistra si svegli e dia risposte concrete”

“Ora che Città Metropolitana è in mano alla sinistra, così come il Comune di Fiumicino, ci auguriamo che i mesi a venire si cerchino e si trovino soluzioni valide”

Fiumicino – “In 10 anni di gestione del territorio l’Amministrazione di centrosinistra non è stata in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini sotto il profilo dell’offerta scolastica, né è stata capace di creare una politica virtuosa che sollecitasse a dovere gli Enti superiori”.

E’ quanto si legge in una nota a firma dei consiglieri di opposizione Roberto Severini, capogruppo della lista civica Crescere Insieme, e di Vincenzo D’Intino, della Lega Salvini Premier, che aggiungono: “La situazione delle scuole superiori a Fiumicino è drammatica: le poche che esistono sono ormai senza più posti disponibili, e il rischio concreto è che il prossimo anno, per sopperire alle croniche carenze che ci portiamo dietro da lustri, si debbano imporre i turni pomeridiani agli studenti e/o l’allungamento dei giorni di scuola anche al sabato.

L’alternativa è che i nostri ragazzi vadano a Roma, con sacrifici enormi e un dispendio di energie inaccettabile. Nemmeno la vicina Ostia riesce a compensare, in quanto privilegia i ragazzi residenti sul proprio territorio. E la situazione a Fiumicino è sull’orlo del collasso. Una situazione conosciuta da tempo, visto che già nel febbraio 2019 Crescere Insieme presentò una mozione sul tema. Da allora ad oggi la situazione è peggiorata, senza che nessuno vi abbia messo mano seriamente.

Lo spettro di turni pomeridiani sarebbe la sconfitta del sistema politico, incapace di dare risposte dirette o reperire risorse altrove. E costringere un ragazzo ai turni pomeridiani non è cosa da poco; gli impedirebbe di svolgere attività sportiva, ad esempio, piuttosto che di organizzare un minimo di vita sociale. Altro che diritto allo studio, qua si sta minando addirittura il diritto ad essere adolescenti.

Ora che Città Metropolitana è in mano alla sinistra, così come il Comune di Fiumicino, ci auguriamo che i mesi a venire si cerchino e si trovino soluzioni valide. Non ‘soluzioni’ e basta, perché l’ambiente scolastico ha bisogno di una palestra, di spazi comuni adeguati, di bagni a norma. Il Comune si faccia carico di queste esigenze e, in attesa di un investimento economico sulle infrastrutture, faccia qualcosa di concreto; accordi con privati, riutilizzo di strutture esistenti sul territorio ma abbandonate… Pensiamo ad esempio alla ex centrale Enel destinata ad Auditorium quando invece è di scuole che il territorio necessita.

Chi sta al governo della città scelga la soluzione che ritiene opportuna, ma metta in condizioni i ragazzi di vedere tutelato un loro diritto costituzionale e i presidi di poter agire al meglio. Ci sono 9 mesi per risolvere, non perdiamo altro tempo; settembre arriva presto”.

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