La Sentenza

Manuel Bortuzzo, la Cassazione accoglie il ricorso degli aggressori: “Non ci fu premeditazione”

1 febbraio 2022 | 18:23
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Manuel Bortuzzo, la Cassazione accoglie il ricorso degli aggressori: “Non ci fu premeditazione”

Se nel nuovo processo i giudici di appello escluderanno l’aggravante della premeditazione, per i due imputati potrebbe esserci una nuova riduzione di pena

Ostia – “Dall’analisi della motivazione della sentenza impugnata emerge chiaramente la stretta correlazione, nella genesi della volontà omicidiaria, tra l’azione punitiva posta in essere dai due complici e la rissa, consumata poco prima. Ciò induce a ravvisare una fondata critica in ordine alla configurabilità dell’elemento cronologico della premeditazione, considerata l’obiettiva esiguità dello ‘spatium temporis’ occorso tra i due momenti e le serrate fasi dell’esecuzione, caratterizzata dall’immediata ricerca dell’arma e le dalla subitanea attuazione del disegno criminoso, al più compatibili con la nozione di preordinazione”.

È quanto scrivono i giudici della Prima sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza, depositata oggi, con cui lo scorso 14 dicembre hanno disposto un nuovo processo di appello, in ordine all’aggravante della premeditazione, per Lorenzo Marinelli e Daniel Bozzano, responsabili del ferimento a colpi di pistola, nel febbraio 2019 a Roma, del nuotatore Manuel Bortuzzo, rimasto poi paralizzato alle gambe.

Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019 Marinelli e Bozzano, a piazza Eschilo, nel quartiere Axa, spararono tre colpi di pistola contro Bortuzzo, che venne colpito alla schiena, e contro la fidanzata Martina Rossi, che si trovava accanto a lui a un distributore automatico di sigarette e rimase miracolosamente illesa. I due aggressori furono condannati in primo grado con rito abbreviato a 16 anni per tentato duplice omicidio premeditato e porto, detenzione e ricettazione d’arma da fuoco. In appello poi la condanna è scesa a 14 anni e 8 mesi dopo che i giudici di secondo grado avevano fatto cadere l’accusa di tentato omicidio premeditato nei confronti della fidanzata di Bortuzzo.

“In altri termini, sotto il profilo logico-giuridico appare assolutamente problematico individuare, nella situazione descritta, un lasso di tempo apprezzabile nel corso del quale gli imputati potessero essere indotti a una ponderata riflessione sulla decisione appena assunta”, sottolineano i giudici della Cassazione.

Alla luce di queste considerazioni, il ricorso dei due imputati “deve essere accolto relativamente alla configurabilità dell’aggravante della premeditazione ipotizzata con riferimento al tentato omicidio ai danni di Manuel Bortuzzo e al complessivo trattamento sanzionatorio”.

Se nel nuovo processo disposto dalla Suprema Corte i giudici di appello escluderanno l’aggravante della premeditazione, per i due imputati potrebbe esserci una nuova riduzione di pena. (fonte: Adnkronos)