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Sofia Goggia e il recupero dall’infortunio, Dott. Franceschi: “La muscolatura è fondamentale”

18 febbraio 2022 | 13:35
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Sofia Goggia e il recupero dall’infortunio, Dott. Franceschi: “La muscolatura è fondamentale”

Recupero record dell’azzurra che a Pechino ha conquistato l’argento in discesa. Ne parla un famoso ortopedico di Sport e Salute

Ma perché Sofia Goggia è riuscita in tempi brevissimi a recuperare dall’infortunio al ginocchio? La sua è una storia incredibile di ritorno sulle piste dopo sole tre settimane dalla caduta in Coppa del Mondo a Cortina. La medicina sportiva è andata avanti negli anni e molti sono oggi i rimedi tramite cui gli atleti possono riassorbire fratture o danni alle articolazioni prima di quanto si potesse pensare, qualche anno fa. Ma il tutto sembra dipendere dalla muscolatura dei campioni. O almeno lo è, per quanto riguarda il caso specifico della Goggia.

L’azzurra ha subìto la lesione del crociato del ginocchio sinistro e una parziale frattura del perone. In altri tempi la diagnosi avrebbe tenuto lontana la vicecampionessa olimpica di discesa dalle Olimpiadi, invece anche grazie alla sua potente preparazione fisica e una mentalità fortissima di rinascita, Sofia è riuscita a compiere il miracolo e a prendersi la rivincita personale. La medaglia d’argento vinta a Pechino è un simbolo di rivalsa, un oro anche se con i colori d’argento.

Come sia avvenuto il recupero e perché, lo spiega il Dott. Francesco Franceschi, professore associato  di Ortopedia all’Università Unicamillus di Roma, chirurgo ortopedico e ortopedico dell’Istituto di Medicina dello Sport di Sport e Salute a La Repubblica.it. Franceschi spiega: “Il crociato è il legamento più importante del ginocchio. Serve per mantenerlo dritto quando noi camminiamo, ne impedisce la rotazione. Gli atleti  che hanno questa lesione sentono il ginocchio che ruota, che ‘va via’. La lesione impedisce al ginocchio di avere una propria direzione. Il legamento è una vera e propria corda che mantiene il ginocchio dritto, è una specie di sensore anche. All’interno del legamento ci sono degli elementi, che mandano dei segnali al cervello della nostra posizione ed essa è una cosa fondamentale per gli atleti e quando manca è grave. E’ estremamente penalizzante negli sciatori. Nelle discese gli atleti hanno bisogno di sentire la posizione. Il ginocchio deve essere stabile e il legamento saldo, quando l’atleta deve piegarsi sulle ginocchia e fare curve”.

“Probabilmente la Goggia – prosegue il Prof. Franceschi – ha una tenuta muscolare eccezionale che ha sostituito la tenuta funzionale del legamento crociato anteriore. Sicuramente non sarà stata al top Sofia, una piccola rimanenza di infiammazione ci sarà stata, ma con l’aiuto di bravi fisioterapisti avrà riassorbito l’ematoma, che si era creato dopo questo infortunio. La terapia oggi in atto è efficace al massimo, se il ginocchio rimane libero può fare esercizi a cinetica chiusa (con il piede attaccato al pavimento con qualcosa da spingere). I muscoli più importanti non sono soltanto quelli del famoso quadricipite, ma sono anche i muscoli dietro la coscia (i flessori) che permettono di piegare il ginocchio. Questi ultimi hanno la stessa funzione di direzione del legamento crociato anteriore. Avendo questo danneggiato, si possono sicuramente irrobustire i flessori per aiutare la mobilità e la guarigione”.

(foto@fisi.org)

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