L'appello

La Lipu scrive ad Anci: “No alle potature da marzo ad agosto”

22 febbraio 2022 | 09:00
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La Lipu scrive ad Anci: “No alle potature da marzo ad agosto”

La Lega italiana protezione uccelli (Lipu): “E’ periodo di riproduzione per gli uccelli, dobbiamo salvaguardare la biodiversità”

Un appello contro l’abbattimento e le potature degli alberi dal 1 marzo al 30 agosto – ossia durante il periodo di riproduzione degli uccelli – in ambito urbano e periurbano è rivolto dalla Lega italiana protezione uccelli (Lipu) al presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), Antonio De Caro, per “salvaguardare biodiversità e servizi ecosistemici“. Nella lettera la Lipu chiede anche di “evitare, tutto l’anno, potature drastiche, limitandosi a interventi motivati, selettivi e mirati al rispetto del mantenimento vitale delle piante”.

L’appello viene lanciato “in vista dell’inizio, tra poco più di un mese, della stagione riproduttiva degli uccelli selvatici che spesso coincide con l’avvio di lavori di abbattimenti e potature drastiche di alberi, siepi e altra vegetazione, in parchi, giardini e altre aree verdi urbane, così come lungo i corsi d’acqua e negli ambienti agricoli vicino alle città”, precisa la Lipu. “Tali interventi – scrive nella lettera Aldo Verner, presidente della Lipu – oltre a causare il danneggiamento e la destabilizzazione delle piante, incidendo negativamente sull’erogazione dei servizi ecosistemici e del connesso capitale naturale, distruggono direttamente i nidi dell’avifauna, la cui gran parte è difficilmente rilevabile anche da ornitologi esperti, poiché molti nidi sono piccoli, abilmente nascosti nella vegetazione, oppure allestiti dentro strette cavità del tronco e delle branche”.

Una raccomandazione, quella di evitare tagli ad alberi e siepi durante il periodo riproduttivo, ribadita anche dall’Ispra con un parere espresso nell’ottobre 2021, ricorda la Lipu richiamando anche “i contenuti del Decreto del ministero della Transizione ecologica del 10 marzo 2020 sui criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico (Cam), che impongono il rispetto della fauna, soprattutto nei parchi suburbani e nelle aree a forte valenza ambientale, e una manutenzione del patrimonio arboreo e arbustivo garantito da personale competente e in periodi che non arrechino danni alla pianta e disturbo alla fauna”. (Fonte Ansa)
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