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Civitavecchia, Enel si ritira: addio centrale a gas, ora si punta sulle rinnovabili

23 febbraio 2022 | 11:37
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Civitavecchia, Enel si ritira: addio centrale a gas, ora si punta sulle rinnovabili

L’annuncio dell’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale Lombardi e del Presidente Zingaretti

Civitavecchia – Oggi Enel ha comunicato di non aver candidato l’impianto di Civitavecchia all’asta di Terna per il capacity market, uno stop sostanziale al progetto che avrebbe portato alla riconversione in centrale a gas, della attuale centrale a carbone, polo energetico più inquinante d’Italia con oltre 8 milioni di tonnellate di anidride carbonica sprigionate ogni anno.

Ad annunciarlo Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio: “Enel, all’asta per il capacity market di Terna, non ha presentato la richiesta di una nuova quota di gas per la centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. Questo vuol dire che la centrale a gas non si farà e che sarà invece possibile riprogrammare un futuro diverso, basato su fonti rinnovabili, per un territorio che ha tanto sofferto”

“Sono molto felice e orgogliosa di questo risultato storico – prosegue Lombardi – in cui trova finalmente espressione il bisogno di riscatto di un territorio che viene da 80 anni di servitù energetica e che allo stesso tempo getta le basi per una nuova visione di politica energetica, basata su fonti rinnovabili, in grado finalmente di portare un modello di sviluppo sostenibile, fatto di occupazione di qualità, tutela ambientale e rispetto del diritto alla salute e delle economie locali.

Il prossimo passo – continua l’Assessore – sarà far risorgere dalle ceneri della centrale a carbone, in dismissione entro il 2025, una grande operazione di riconversione energetica e produttiva di tutta l’area, attraverso la realizzazione del progetto del Parco Eolico offshore, il primo galleggiante d’Italia, e dare vita così al primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio, anche con l’impiego di altre fonti di energia pulita quali il fotovoltaico e l’idrogeno verde.

Ringrazio Enel, per la sensibilità dimostrata nei confronti del territorio, che rimane un partner importante per il tessuto imprenditoriale, industriale ed economico di Civitavecchia. Sono certa che la nostra interlocuzione, che ha portato a questo ottimo risultato, continuerà ad essere proficua per progettare insieme, anche in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia – conclude Lombardi -, il futuro della città basato sulle rinnovabili”.

Soddisfatto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che dichiara: “Nessuna riconversione a gas della centrale Enel di Civitavecchia. Enel ha ascoltato il territorio e, considerate le esigenze aggiornate del sistema elettrico nell’area, non ha candidato l’impianto di Civitavecchia all’asta di Terna per il capacity market. Il risultato è definitivo. E’ una notizia importante che arriva per il territorio di Civitavecchia e per tutta la regione, in relazione agli obiettivi di decarbonizzazione che l’Europa ci assegna e che come Lazio vogliamo raggiungere. Sono contento perché abbiamo sempre creduto nella forza dell’iniziativa politica e che il sostegno alle giuste istanze avrebbe prodotto risultati”.

“Grazie a questa novità – chiarisce Zingaretti – ora possiamo rilanciare la sfida del superamento del carbone, concentrandoci sulle alternative che da tempo stiamo discutendo, come le energie rinnovabili e il progetto di logistica che, in particolare, come abbiamo già sostenuto rappresenta il futuro del territorio. Siamo pronti a rilanciare su progettualità innovative, creando un distretto per le rinnovabili e incrementando nuove funzioni produttive. Sul territorio di Civitavecchia abbiamo già fatto e stiamo programmando diversi investimenti, tra cui l’inserimento del porto nella rete trans-europea dei trasporti della Ue, la strada Orte-Civitavecchia, la tratta ferroviaria Civitavecchia-Orte e insieme al Governo la tratta Orte-Pescara. Lo scenario che si apre oggi ci dà la possibilità di attivarci per costruire ulteriori nuove opportunità per trasformare quest’area della regione che vanta moltissime potenzialità, per lanciarla in un’economia basata sulla sostenibilità e sulla creazione di nuove opportunità di crescita per tutte e tutti”.

“Leggiamo le dichiarazioni del presidente Zingaretti sulla decisione di non riconvertire a gas Torre Valdaliga Nord e sulla programmazione di investimenti per la nostra città. Vorremmo ricordare con orgoglio che questa amministrazione fin dalla campagna elettorale ha inserito nel suo programma la volontà che Civitavecchia diventasse città pilota per quanto riguarda la produzione di energia da fonte rinnovabile non solo in alternativa al gas, ma anche, ovviamente, al carbone”. A parlare è il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, che aggiunge: “Abbiamo chiesto di attivare infrastrutture e insediamenti produttivi funzionali alla produzione alternativa di energia e a tutela dell’occupazione. Ci siamo mossi con fatti concreti, con delibere di giunta, nei consigli comunali e lo abbiamo ribadito in tutte le sedi istituzionali. Ben venga quindi la prospettiva di abbandonare l’idea del gas, un successo per questa amministrazione. Ma ben venga davvero la possibilità di uscire dalla cultura del fossile e di non aspettare il 2025 per il phase out dal carbone. È questo il vero ulteriore obiettivo e il risultato da conseguire per la città”.

“Non dimentichiamo che la centrale oggi sta funzionando a pieno regime tant’è che giorni fa, in conseguenza del palese incremento dei fumi, abbiamo scritto agli organi di controllo competenti. Si impegni la Regione con fatti concreti per raggiungere questo obiettivo, non si faccia riferimento a progetti e a investimenti, come quelli sulla logistica, che ad oggi appaiono fumosi e incerti. Fino ad ora questa città, per l’incapacità di gestire il problema da parte della Regione, ha ricevuto prospettive solo per quanto riguarda i rifiuti. La vicenda del biodigestore stride fortemente con un’azione di tutela ambientale della quale oggi Zingaretti parla. Il territorio è stanco di sostenere il peso di servitù che evidentemente devono essere dismesse in toto”, conclude il primo cittadino.

“È necessario recuperare l’area – aggiunge il vicesindaco Manuel Magliani – compresa la costa, occupata attualmente dalla centrale al fine procedere alla bonifica totale del sito, che darebbe lavoro stabile per molti anni all’imprenditoria locale e consentirebbe alla città e al porto di programmare uno sviluppo della logistica e del turismo”.

La notizia del giorno è niente centrale a gas al posto di TVnord. Zingaretti esulta, lo farà anche Lombardi, lo faranno tutti, dimenticando che questa maggioranza aveva già espresso parere contrario a tale investimento. Bisognerebbe ricordare al duo Zingaretti-Lombardi che proprio la regione invece ha consegnato un Biodigestore che digerisce 120 mila tonnellate di Forsu che per dirla in modo semplice equivale a 20 centrali a gas”, il commento di Dimitri Vitali, assessore alle Attività produttive del Comune di Civitavecchia. Che aggiugne: “Quindi anziché appropriarsi di meriti che non gli appartengono intervengano senza scuse da cortile nel bloccare il biodigestore, loro possono farlo in un battibaleno. Ora è chiaro altresì che l’Enel non vuole più aver a che fare con Civitavecchia e di questo ne siamo certamente rammaricati. Ovviamente però concludano l’opera fino in fondo e ci riconsegnino l’area di tvnord così come gliel’abbiamo consegnata tanti anni fa. Strutture Turistico ricettive sostituiranno quel mostro energetico. Addio Enel, ti auguriamo le migliori fortune, Civitavecchia chiude ogni rapporto”.

“La notizia che tutti i civitavecchiesi stavano aspettando finalmente è ufficiale: a Civitavecchia non sorgerà una nuova centrale a gas. La conferma arriva dal bando per il capacity market emanato da Terna: Enel infatti non ha presentato nessun progetto per la centrale di Civitavecchia. E’ un risultato storico, ottenuto grazie al grande contributo dei comitati, delle associazioni, del territorio unito, grazie alla legge regionale approvata dal consiglio e dall’azione del M5S e dell’assessorato alla Transizione Ecologica di Roberta Lombardi”, afferma Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale.

“Lo straordinario risultato ottenuto non deve però farci tirare i remi in barca: la sfida da vincere è quella di trasformare Civitavecchia in polo energetico del futuro e non più del passato. Per questo dovremo proseguire con sempre più impegno e passione nel percorso già intrapreso nel segno delle innovazioni tecnologiche che dovranno diventare un carattere distintivo di Civitavecchia: parco eolico off shore, produzione idrogeno, stoccaggio e accumulo di energia sono le prossime sfide da vincere e per le quali auspico che il territorio possa continuare a lavorare compatto come visto sino ad oggi su questi argomenti. Oggi festeggiamo uno scampato pericolo ma siamo già al lavoro per costruire la Civitavecchia del futuro”, conclude Porrello.

“La notizia dello stop alla riconversione a gas della centrale Enel di Civitavecchia è un’ottima notizia per una comunità che da decenni subisce pesanti servitù per le numerose attività ad alto impatto ambientale, in un territorio legato storicamente al grande traffico navale del porto, tra i più grandi del Mediterraneo, al quale si sono aggiunte nel tempo le centrali termoelettriche, gli impianti di trattamento rifiuti e poli industriali altamente inquinanti. Un risultato per il quale ci battevamo da tempo”, dicono in una nota Marta Bonafoni, Gino De Paolis e Gianluca Quadrana consiglieri della Lista Civica Zingaretti alla Regione Lazio.

“Questa scelta da parte di Enel, rappresenta senza dubbio una sfida per superare la dipendenza energetica dalle fonti fossili. in linea con la strategia Fit for55 dell’Unione Europea. La grave crisi legata all’aumento dei prezzi della bolletta energetica, ci dice che il nostro Paese deve imprimere una fortissima accelerazione nella produzione energetica da fonti rinnovabili. In questo quadro andrebbe certamente verificata la possibilità di riconvertire quel sito per la produzione di idrogeno verde, che rappresenta senza dubbio una delle risorse per rendere più efficiente il processo di decarbonizzazione, in linea con i target fissati dell’UE. Ciò consentirebbe l’opportunità di sviluppare tecnologie pulite per il trasporto navale, essendo la portualità, insieme all’industria pesante, uno dei settori più fortemente energivori”, concludono.

“Bene che Enel non abbia candidato l’impianto di Civitavecchia all’asta di Terna per il capacity market: in questo modo si sancisce l’uscita definitiva del territorio dalla produzione di energia da fonti fossili. Ora però è necessario lavorare seriamente sulle prospettive di sviluppo del territorio perché la dismissione del carbone prevista per il 2025 porterà con sé la perdita di moltissimi posti di lavoro legati al processo carbonifero e alla manutenzione degli impianti da parte di tante imprese locali”, dichiara, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).

“C’è da lavorare tutti insieme – aggiunge Tidei – per costruire una proposta seria che tenga insieme più ambiti d’intervento, dalla logistica, al distretto per le rinnovabili, alla cantieristica navale, solo per citarne alcuni. Si costruisca una proposta seria che tenga insieme più cose perché alcuni progetti assolutamente apprezzabili, come l’eolico off shore, avranno bisogno di tempo per vedere la realizzazione e di investitori che si dimostrino interessati a realizzarli per creare posti di lavoro. Nel frattempo dovremmo agire su più fronti. Penso ad esempio che Enel dovrebbe continuare ad impegnarsi su questo territorio in maniera diversa, con un investimento reale su logistica e rinnovabili ma anche coinvolgendo le nostre imprese nello sviluppo delle reti e delle sue molteplici linee di business”.

“Si proceda al più presto – prosegue Tidei – anche con una nuova manifestazione d’interesse per l’area ex Privilege che potrebbe ancora diventare sede di attività per la cantieristica navale laddove si presentassero interlocutori seri e con progetti realizzabili e che ci consentirebbe di tamponare l’emorragia di posti di lavoro soprattutto, ma non solo, destra i metalmeccanici. Dalla Zls, il cui piano strategico è stato approvato qualche giorno fa, possono nascere buone opportunità, ma è del tutto evidente che serve coordinare gli sforzi per intercettarle e soprattutto per attrarre nuovi investitori. Si utilizzino tutti gli strumenti e le risorse messe a disposizione dal Governo e dalla Regione e l’Amministrazione non rinunci a svolgere questo ruolo di coordinamento. Ora più che mai c’è bisogno dell’impegno di tutti”, conclude Tidei.

Il No alla riconversione a gas della centrale Enel di Civitavecchia è una vittoria di civiltà“. Così in una nota il consigliere regionale Daniele Ognibene, capogruppo di LeU. “Fin dall’inizio della legislatura abbiamo sostenuto la battaglia del territorio di Civitavecchia affinché si desse ascolto alle richieste di sicurezza in tema di salute pubblica che sono arrivate da un territorio da troppi anni ferito. Oggi salutiamo con soddisfazione questa vittoria ma di fronte abbiamo la grande sfida di rendere il nostro Paese sempre più autosufficiente dal punto di vista energetico investendo in maniera forte sul tema delle energie rinnovabili a basso impatto ambientale. Da questo punto di vista – conclude Ognibene – su Civitavecchia c’è un importante progetto legato all’eolico offshore. Credo che quella sia la strada giusta da percorrere e Civitavecchia può diventare uno dei comuni capofila a livello italiano sull’eolico offshore”, conclude Ognibene.

Esulta Legambiente che da sempre chiede lo spegnimento della centrale a carbone e combatte contro questo progetto, e che aveva animato anche l’ultima manifestazione davanti alla centrale del 12 febbraio scorso, quando, insieme a tante altre associazioni, sfilava con lo slogan A TUTTO GAS MA NELLA DIREZIONE SBAGLIATA, in contemporanea con gli altri territori italiani dove sono previsti progetti simili.

“Lo stop al progetto di Centrale a Gas di Torrevaldaliga Nord è una grande notizia, un successo ambientalista per il territorio e nella lotta per fermare la febbre del pianeta – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Per raggiungere l’obiettivo della giusta transizione ecologica, continueremo però a dar battaglia, perché in quel luogo o altrove progetti simili non siano più riproposti, perché si arrivi immediatamente a spegnere la centrale a carbone e a fermare i progetti per le altre due centrali a gas previste, quella di Montalto di Castro e di Torrevaldaliga Sud sempre a Civitavecchia. Siamo infatti di fronte a un’opportunità formidabile e che va colta pienamente, nella diffusione di fonti rinnovabili con fotovoltaico ed eolico quali architravi dello sviluppo sostenibile, a partire proprio da proposte come l’eolico off-shore a largo della costa della costa nord del Lazio”.

“Lo stop alla riconversione a gas della centrale Enel a Civitavecchia è una splendida notizia. La testimonianza che se un territorio è compatto le battaglie si vincono. Davvero una bellissima dimostrazione di come l’impegno sociale sia ancora un fattore determinante. Questo risultato è merito di Civitavecchia e di tutti i cittadini. Un ringraziamento però voglio comunque inviarlo a tutti i colleghi di maggioranza con i quali abbiamo seguito da vicino questa vicenda e al gruppo locale del Pd, coinvolto in prima persona in questa lotta. La nostra visione sul Lazio dei prossimi 30 anni è chiara. Come Regione abbiamo detto cosa pensiamo delle energie rinnovabili e ci impegniamo per il superamento delle vecchie logiche di approvvigionamento energetico oggi, con l’aumento spropositato delle bollette di luce e gas, sempre più centrale. Vogliamo dare ai nostri figli e ai nostri nipoti un paese sempre più verde, sostenibile e migliore. Non a parole ma a fatti”, le parole della consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.

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