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Donne nella scienza, dalla Pisana una legge contro gli stereotipi e i pregiudizi di genere

23 febbraio 2022 | 17:00
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Donne nella scienza, dalla Pisana una legge contro gli stereotipi e i pregiudizi di genere

Zingaretti: “Siamo la prima regione a stanziare circa 1 milione in due anni per favorire percorsi di studio e formazione rivolti alle donne”

“Una legge a favore delle donne e contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere. Siamo la prima Regione italiana ad aver stanziato quasi un milione di euro per accompagnare le donne che scelgono di intraprendere un percorso di studi e formazione nel settore scientifico”. Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Vogliamo incentivare, in un modo concreto, una passione che troppo spesso è ostacolata da pregiudizi e disuguaglianze assolutamente inaccettabili . spiega il Presidente -. In Italia c’è ancora una scarsa presenza femminile nel campo delle tecnologie e della scienza, e oggi il Lazio fa un passo concreto e tangibile per cambiare finalmente le cose. E di questo siamo davvero orgogliosi. Con la legge appena approvata diamo coraggio a tante ragazze che, con fatica e tenacia, lottano ogni giorno per quello che per loro è un traguardo raggiungibile e non più solo un sogno. Ringrazio la consigliera regionale Michela Di Biase per l’impegno nel portare avanti questa iniziativa e tutto il consiglio che ancora una volta vota una legge progressista che combatte le disuguaglianze e promuove talento, conoscenza e cultura”.

Leodori: “La scienza non è solo una questione maschile”

Solo una studentessa su 5 sceglie un indirizzo con materie scientifiche. Un dato molto più basso rispetto a quello registrato fra i ragazzi. Oggi nel Lazio, con l’approvazione della legge della consigliera Michela Di Biase, proviamo ad invertire la rotta e a immaginare nuovi spazi per incentivare bambine e ragazze a studiare discipline STEM. Lo facciamo nella nostra Regione con la speranza di portare il dibattito a livello nazionale. La scienza non è solo una questione maschile. #IlFuturoèSTEM” Lo scrive su Facebook il Vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori.

Bonafoni (Civica Zingaretti): “Altro colpo al soffitto di cristallo”

“Con l’approvazione della legge sulla promozione dell‘apprendimento, formazione e acquisizione di specifiche competenze nelle discipline STEM la Regione Lazio assesta un altro fondamentale colpo nel soffitto di cristallo che impedisce alle bambine, alle ragazze e alle donne anche del nostro territorio di avere pari opportunità rispetto ai loro omologhi maschi”. Così in una nota Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti alla Regione Lazio

Le donne italiane sono più istruite, più laureate e in generale hanno rendimenti scolastici migliori dei loro colleghi, in tutto tranne che nelle discipline scientifiche. Addirittura il punteggio in questo caso vede le bambine e le ragazze collezionare -16 punti rispetto ai bambini e ai ragazzi. E questo mentre il futuro occupazionale del nostro Paese vede proprio nelle discipline legate alla ricerca scientifica, alla transizione digitale ed ecologica, al trattamento dei dati le potenzialità maggiori.

Bene quindi la legge a prima firma della consigliera del PD Michela Di Biase, che anche io ho sottoscritto e che schiera la Regione Lazio in questa battaglia, promuovendo tra l’altro borse di studio, tirocini formativi, formazione per i docenti, campagne di sensibilizzazione e divulgazione. Con la consapevolezza che la minor presenza delle donne nei percorsi STEM non difende certo da limiti biologici e cognitivi, ma da ostacoli socio-culturali. Ancora una volta stiamo battendoci contro le disuguaglianze“.

Di Berardino: “Abbiamo una responsabilità come classe dirigente nei confronti delle donne”

“L’approvazione della legge regionale per contrastare i pregiudizi e gli stereotipi di genere e promuovere l’apprendimento e l’acquisizione di specifiche competenze da parte delle donne, fin da quando sono bambine, nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (cosiddette Stem) per agevolarne sia l’accesso che la progressione di carriera nei rispettivi settori lavorativi è una buona notizia”. Così in una nota l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

“Siamo convinti – spiega l’Assessore – ad esempio dell’importanza della creazione di classi che abbiano una maggiore presenza femminile negli Istituti tecnici superiori. Abbiamo una responsabilità come classe dirigente nei confronti delle donne nella misura in cui dobbiamo formare giovani donne con le cosiddette competenze stem. Competenze specialistiche che permetteranno loro di entrare nel mercato del lavoro e di poter ambire a occupare non solo posizioni lavorative di primo piano, ma allo stesso tempo di colmare quel gap salariale che ancora oggi le vede guadagnare di meno dei colleghi uomini. L’importanza di questa legge risiede nel fatto che avviene in un momento di grande trasformazione del mercato del lavoro e della necessità di una formazione continua capace di far emergere una stretta relazione tra la formazione e il lavoro così da aiutare sia le persone ma anche le imprese e il nostro territorio a competere su un terreno di qualità. Un ringraziamento al Consiglio regionale per il lavoro svolto e in particolare alla consigliera Michela Di Biase, prima firmataria della proposta”.
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