Ucraina, Putin: “La nostra sicurezza non è negoziabile”. Kiev chiama i riservisti dell’esercito

23 febbraio 2022 | 11:23
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L’Ucraina denuncia la morte di un soldato e il presidente Zelensky firma il decreto sui riservisti dell’esercito dai 18 ai 60 anni

Kiev – La Russia è pronta ad trovare “soluzioni diplomatiche” per la crisi in Ucraina, ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un video messaggio trasmesso in occasione del ‘Giorno dei difensori della Patria’, festività nazionale in Russia. “Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi”, ha detto Putin, aggiungendo che “gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili”.

Intanto immagini satellitari pubblicate dall’azienda di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies mostrano quello che viene descritto come un nuovo movimento di truppe e materiali nella Russia occidentale e il movimento di oltre un centinaio di mezzi militari nel sud della Bielorussia, in prossimità del confine con l’Ucraina.

Nel frattempo Kiev denuncia la morte di un soldato e il ferimento di altri sei militari a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbass. Il Joint Forces Command ha indicato sul proprio account Facebook che nelle ultime 24 ore si sono verificati 96 attacchi da parte di milizie separatiste, di cui 81 con armi pesanti, riferendo che nell’ambito di questi scontri è morto un soldato colpito da schegge. “A seguito degli attacchi di artiglieria, un militare ha subito ferite letali. Un altro militare è stato ferito ed è stato evacuato in una struttura medica, mentre altri cinque hanno riportato ferite da combattimento” e sono stati curati sul posto, ha riferito il Comando militare ucraino.

E così Kiev ha iniziato a richiamare in servizio i riservisti dell’esercito di età compresa tra 18 e 60 anni. E’ quanto prevede un decreto firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che indica come il Paese si stia preparando a difendersi da un’invasione russa. I riservisti dovranno prestare servizio per un massimo di un anno, si legge nel decreto. Zelensky vuole così aumentare di circa duecentomila soldati il suo esercito.

“Non ci sarà l’incontro Biden-Putin”

Un incontro tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin al momento non è in programma. Lo ha riferito nella notte la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiegando che gli Usa non “chiuderanno mai completamente la porta alla diplomazia”, ma che è necessario un cambiamento di atteggiamento da parte della Russia. I dettagli di un eventuale incontro tra i due presidenti, ha detto Psaki, avrebbero dovuto essere discussi tra i capi delle due diplomazie, il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che avrebbero dovuto incontrarsi giovedì, ma il loro colloquio è stato cancellato.

“Il meeting si sarebbe tenuto “solo se la Russia non avesse invaso l’Ucraina”, ha spiegato Blinken, sottolineando che “l’invasione dell’Ucraina è stato fin “dall’inizio” il piano perseguito da Vladimir Putin. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato “fin dall’inizio invadere l’Ucraina, controllare l’Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l’autocrazia che lui guida e rivendicare l’Ucraina come parte della Russia”. Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una “crisi fabbricata” ed è la “più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.

Contro Mosca sono intanto annunciate le prime sanzioni di Washington che colpiscono sia le banche che le ”le élite con i loro familiari”. “La Russia pagherà un prezzo carissimo”, ha detto Biden. Mentre la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha parlato di ”sanzioni più dure mai messe in atto contro la Russia”. Intervistata da Sky News, Truss ha detto che le sanzioni ”faranno male” al presidente russo Vladimir Putin, parlando di ”una risposta forte” al riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine. Putin, ha aggiunto, ”non può giocare a divide et impera”. Truss ha aggiunto che “non abbiamo ancora assistito a un’invasione su vasta scala, ma siamo molto chiari sul fatto che se il presidente Putin dovesse intensificarsi, noi, la comunità internazionale, aumenteremo le nostre sanzioni”.

La Gran Bretagna è ”molto molto preoccupata per una imminente invasione dell’Ucraina” da parte della Russia, ha detto ancora la ministra sottolineando che un assalto alla capitale ucraina Kiev è ”una possibilità reale”.”La Russia ha accerchiato l’Ucraina, per cui possiamo vedere un attacco da qualsiasi direzione”, ha aggiunto Truss, spiegando che ”nel caso di una completa invasione nulla verrà escluso”. (fonte Adnkronos)