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Covid-19, in Italia continua il calo dell’indice Rt e dell’incidenza: il report dell’Iss

I dati del report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità: scende anche il tasso di occupazione delle terapie intensive

Roma – Covid in Italia, continua il calo dell’incidenza e dell’indice Rt mentre scende anche l’occupazione delle terapie intensive, ora all’8,4%. Giù anche l’occupazione delle aree mediche, che scende al 18,5%. Una regione è classificata a rischio alto, due a rischio moderato e 18 basso. Questi i principali dati contenuti nel report settimanale Iss.

CALANO INCIDENZA E RT

“Continua la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 552 ogni 100 mila abitanti (18 -24 febbraio) contro 672 ogni 100 mila abitanti (11 -17 febbraio), dati flusso ministero Salute”. Lo sottolinea il report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia. Scende anche l’indice Rt. “Nel periodo 2–15 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento – si legge nel report – si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,76 (0,74-0,78) al 15 febbraio contro Rt=0,79 (0,78-0,81) all’8 febbraio”.

CALANO TERAPIE INTENSIVE E RICOVERI ORDINARI

Continua il calo dei ricoveri in terapia intensiva e in area medica. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 8,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 24 febbraio) contro il 10,4% (rilevazione ministero della Salute al 17 febbraio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 18,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 24 febbraio) contro il 22,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 17 febbraio)”, evidenzia il report.

UNA REGIONE A RISCHIO ALTO

“Una regione è classificata a rischio alto; due sono classificate a rischio moderato. Le restanti 18 regioni e province autonome sono classificate a rischio basso”, si legge nel report. Sono 15 le regioni e province autonome che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre regioni riportano molteplici allerte di resilienza. (fonte Adnkronos)