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La lunga notte di Kiev: russi alle porte della città, le famiglie “dormono” nella metropolitana

25 febbraio 2022 | 00:12
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La lunga notte di Kiev: russi alle porte della città, le famiglie “dormono” nella metropolitana

La truppe russe alle porte della Capitale dell’Ucraina. Esplosioni e colpi di mortaio si sentono tutto attorno alla città. La popolazione si rifugia nei tunnel della metro

Kiev – A nemmeno 24 ore dall’invasione, le forze inviate da Mosca sono giunte nei sobborghi della capitale dell’Ucraina. A riferirlo sono fonti dell’intelligence occidentali, sottolineando che per il momento le truppe non sono entrate in città ma finora hanno trovato scarsa o nulla resistenza. Nell’area della capitale è stato segnalato in particolare uno sbarco in elicottero di truppe aviotrasportate all’aeroporto di Hostomel ed ora l’aeroporto sarebbe sotto il controllo russo.

Reparti russi sbarcati nei pressi di Mariupol, precisano ancora queste fonti, stanno incontrando decisa resistenza mentre ad Odessa le forze di Mosca controllano l’aeroporto e non intendono entrare nel centro abitato, almeno per il momento. Una colonna cerca di farsi strada su costa verso Mariupol per ricongiungersi alle truppe sbarcate. Le stesse fonti sottolineano come gli assetti di difesa aerea ucraina siano stati sostanzialmente annientati. Dalle 14 del 24 febbraio non si segnalano attività di radar. Le colonne russe penetrate nel Donbass incontrano la resistenza delle truppe ucraine schierate sulla ex linea di contatto.

Le colonne provenienti da Nord Est hanno superato Kharkiv e si muovono per arrivare alle spalle della linea difesa con le trincee. Le operazioni si svolgono in quadro caratterizzato dalla sostanziale assenza della forza aerea ucraina, distrutta a terra: ha cessato di esistere come forza combattente efficace, concludono le fonti, affermando che i russi hanno il controllo totale dello spazio aereo.

E in molti, nella capitale ucraina, stanno passando la notte nelle stazioni della metropolitana, ritenuta un rifugio sicuro dai bombardamenti russi: c’è chi dormirà per terra, chi si è organizzato con un materassino e un sacco a pelo. “Crediamo che l’Europa faccia qualcosa, perché non è normale vivere nella paura, non è normale non avere la possibilità di uscire perché forse i russi cominciano a bombardare”, dice a un inviato dell’Ansa una ragazza ucraina di 22 anni che da stamattina presto si è rifugiata in metro insieme al fidanzato e a un’amica che “ha un biglietto per Leopoli e cercherà di uscire da Kiev”. Nel corso della giornata, il piccolo gruppo è uscito dalla stazione della metro solo “alle 11 per fare colazione: c’erano tante caffetterie chiuse, ma ne abbiamo trovato una, abbiamo mangiato e poi siamo ritornati di nuovo qui”. (foto Twitter)