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Coppa del Mondo, Grasso vince il bronzo nel corpo libero in un’atmosfera surreale

27 febbraio 2022 | 11:42
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Coppa del Mondo, Grasso vince il bronzo nel corpo libero in un’atmosfera surreale

Gara in Germania con tensione a causa della guerra in Ucraina. L’atleta bielorusso è oro senza inno

Thomas Grasso si aggiudica la medaglia di bronzo al corpo libero nella tappa inaugurale del circuito FIG di Coppa del Mondo di artistica.

Il ginnasta azzurro, quarto in qualifica, sale per ultimo sulla pedana centrale della Lausitz Arena di Cottbus e con il personale di 13.700 conquista il gradino più basso del podio tedesco, alle spalle del bielorusso Yahor Sharamkou, oro a quota 13.933, e del croato Aurel Benovic, secondo con 13.766. “Ho perso un decimo per un’uscita di pedana all’arrivo della seconda diagonale acrobatica – commenta il ventunenne di Rimini seguito da Pietro Di Pumpo – ma mi brucia di più l’errore sulla verticale d’impostazione. Ho abbassato le gambe e senza quei tre decimi di penalità avrei vinto la gara. Sono comunque molto contento per questa medaglia, la prima in campo internazionale. Avevo gareggiato in Coppa a Varna, lo scorso anno, ma non stavo bene e non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Inserito nel secondo gruppo non ho seguito i punteggi degli altri, perché ero nel warm up a scaldarmi, quindi sono entrato sereno, pensando soltanto a fare il mio”. Domani Grasso è atteso da un’altra final eight, al volteggio, l’attrezzo nel quale si era piazzato quarto ai mondiali di Kitakyūshū 2021, sfiorando all’esordio il podio iridato.

“Speriamo che quella di oggi sia la prima medaglia di una lunga serie. Per ora dedico il bronzo alla mia società, la Polisportiva Celle. Sui 25 metri, in qualifica, ho fatto forse i peggiori salti della mia carriera, quindi ci sono margini di miglioramento anche là. Proverò le stesse esecuzioni (rondata flic con tre avvitamenti e il Kasamatsu due e mezzo, ndr.), non è il caso di rischiare qualcosa di nuovo e non ancora stabile”.

Durante le premiazioni non è stato suonato l’inno bielorusso e nella grafica in sovrimpressione mancava la bandiera del paese di Sharamkou. Una scelta che segue le richieste del Cio e che ha ricordato, il drammatico momento dell’invasione dell’Ucraina. Illia Kovtun è riuscito a risalire dalla settima alla quarta posizione, chiudendo davanti ma con lo stesso punteggio, 13.500, del kazako Milad Karimi, che invece partiva dal terzo posto del concorso di ammissione. “Qui si respira un’atmosfera pesante – conferma Thomas – Non ho parlato con nessuno della guerra, ma ai ginnasti e alle ginnaste ucraini gli si legge in faccia come si sentono”.

(foto@federginnastica.it)

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